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Bomba, evacuazione per 53.669 brindisini: attivo numero utile

E’ possibile chiamare da domani 27 novembre lo 0831229888 per segnalare persone non autosufficienti. Chi resta, rischia la denuncia

BRINDISI – Conto alla rovescia per l’evacuazione di 53.669 brindisini, numero da primato a livello nazionale (di cui forse la città avrebbe fatto a meno), ma l’ordigno risalente alla seconda guerra mondiale va disinnescato il 15 dicembre e in vista del giorno “x”, il Comune ha attivato un numero utile 0831-229888: sarà operativo da domani, 27 novembre per segnalare persone che necessitano di assistenza (e che non risultano inseriti negli elenchi della Asl).

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Il numero utile

Il numero sarà attivo dalle 9 alle 12, dal lunedì al venerdì ed è destinato esclusivamente alla raccolta di informazioni necessarie all’assistenza di coloro i quali si trovano in condizioni di difficoltà, soprattutto per motivi di salute. In tal modo l’Amministrazione comunale, sarà nelle condizioni di stilare un elenco dettagliato dei brindisini ai quali prestare soccorso il giorno stabilito per l’evacuazione della bomba ritrovata lo scorso 2 novembre, in occasione dei lavori di ampliamento del cinema multisala Andromeda, nel rione Bozzano.

“L’attività organizzativa è imponente, quanto importante e per questo serve la massima collaborazione di ognuno”, ha detto la vice sindaca Tiziana Brigante in occasione della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala giunta di Palazzo di città. 

“Gli operatori che risponderanno al telefono chiederanno le seguenti informazioni: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo (via, numero civico, piano, presenza di ascensore), componenti del nucleo familiare/assistenza, specifiche necessità come ad esempio farmaci, telefono, altro contatto, annotazioni varie come la presenza di animali domestici”, ha spiegato il dirigente Angelo Roma. Dal numero fisso, la telefonata sarà dirottata a quattro operatori. I nominativi così raccolti saranno incrociati con quelli già a disposizione del Comune, dopo essere stati trasmessi dalla Asl. Si tratta di 282 persone da assistere. “In tal modo il Comune intende dare ascolto a quanti non rientrano neppure negli elenchi del settore Servizi sociali”.

L’evacuazione, l'ordinanza del sindaco e la denuncia

Stando a quanto concordato in occasione dell’ultima riunione in Prefettura, l’evacuazione dovrebbe terminare non più tardi delle 8, massimo 8,30. Per questo motivo, verrà chiesto ai brindisini di lasciare le abitazioni e i posti di lavoro che rientrano convenzionalmente indicate come zone rosse e gialle fra le 5 le 5,30 del 15 dicembre.

Il sindaco Riccardo Rossi firmerà un'ordinanza anche per disporre la chiusura delle scuole, almeno per il giorno successivo. Chi non rispetta il provvedimento sindacale decidendo di non lasciare le abitazioni, rischia una denuncia penale. La zona rossa è quella che coincide con il raggio di 500 metri, partendo dal punto in cui è stata trovata la bomba (il cinema Andromeda), quella gialla è stata tratteggiata facendo riferimento ai 1.617 metri, conteggiati con riferimento alla possibile onda d’urto dell’ordigno in caso di brillamento involontario e propagazione delle schegge. Ipotesi in verità remota, ma obbligatoria da prendere in esame, tenuto conto di quanto previsto dai protocolli ministeriali.

L’elenco delle strade con annesso numero dei residenti che dovranno evacuare è nel file in pdf disponibile sul sito internet del Comune di Brindisi. Guardando la cartina della città, restano esclusi dall’evacuazione quanti risiedono nei quartieri Paradiso, Sant’Elia zona ovest, Casale, La Rosa, Materdomini, una porzione del rione Cappuccini e la frazione di Tuturano.

Nella zona di colore rosso, inoltre, saranno temporaneamente sospese le erogazioni di gas e acqua (non invece la luce) e sarà istituito il divieto di sosta e fermata per le auto per motivi di sicurezza.

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Il carcere, la clinica Salus, aerei e treni

Dal primo dicembre inizieranno le operazioni di trasferimento dei detenuti del carcere di via Appia, nel quale ad oggi sono ospitate 217 persone. Nel raggio da evacuare anche la clinica privata Salus. Non rientra, invece, l’ospedale Antonio Perrino.

Per tutta la durata delle operazioni necessarie al disinnesco, sarà interdetto lo spazio aereo e saranno sospesi i treni in partenza e in arrivo a Brindisi. Allo stesso modo saranno chiusi gli accessi in città dalla superstrada Brindisi-Lecce. Enav e aeroporti di Puglia, Rfi e Anas comunicheranno esattamente le fasce orarie, nei prossimi giorni.

Le aree di accoglienza

 Il Comune ha organizzato 14 aree di accoglienza, disponibili già dalla serata del sabato (14 dicembre), affidate alla Croce Rossa Italiana. Nell’elenco ci sono: l’istituto comprensivo Sant’Elia-Commenda in via Mantegna 23, con capienza pari a 400 persone; scuola primaria via Mantegna 8, con capienza pari a 560 persone; istituto Maiorana in via Montebello 11, con capienza 800 persone; istituto alberghiero Pertini con capienza 1.200 persone; istituto Cappuccini in via don Luigi Guanella con pazienza 760 persone; istituto comprensivo Casale-Paradiso scuola media Mameli in via della Torretta, capienza 600 persone; liceo scientifico Fermi Monticelli in via Nicola Brandi, con capienza 1960; istituto Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi in via Brandi, con 1.200 persone; istituto Ferraris De Marco in via Brandi 680 persone; istituto Giorgi in via Amalfi, capienza 1520 persone; istituto Casale-Paradiso in via Vincenzo Gigante, capienza 700 persone; istituto Casale scuola d’infanzia Boschetti-Alberti e primaria Calò in via Primo Longobardo 450 persone; istituto Casale Paradiso, scuola primaria Marinaio d’Italia in via Umberto Maddalena, capienza 240 persone; scuola d’infanzia Sant’Antonio da Padova, capienza 120 persone.

Una pattuglia della polizia locale di Brindisi vigila il sito dove si trova la bomba d'aereo-2

Le aree di attesa

Cinque sono le aree di attesa, disponibili per parcheggiare auto e attendere i bus della Stp: parcheggio dello stadio comunale in via Benedetto Brin, nel rione Casale; parco del Cillarese; via Andrea Mantegna; contrada Masseriola e piazza dei Pini, nel rione La Rosa. Con i dirigenti della Società trasporti pubblici il Comune sta definendo il numero dei bus e i percorsi da seguire per il trasferimento di quanti non intendono usare la propria auto.

Il Comune di Mesagne e i centri commerciali

Per il giorno dell’evacuazione, l’Amministrazione cittadina ha chiesto alle direzioni dei centri commerciali Le Colonne, BrinPark e Auchan, la disponibilità ad anticipare l’apertura alle 8. Dal Comune di Mesagne, intanto, è arrivata conferma per l’accoglienza degli animali domestici: c’è stata risposta affermativa dal sindaco Antonio Matarrelli.

Il costo e le forze dell’ordine

Ad oggi, il Comune ha previsto una spesa pari a 50mila euro per coprire le spese legate a tutti gli interventi programmati il 15 dicembre. In servizio ci saranno oltre cento agenti della Polizia locale, ai quali si aggiungeranno i poliziotti municipali delle città di Bari, Taranto e Lecce. Sono attesi rinforzi da altri comuni del Brindisino. Almeno 350 saranno i volontari della protezione civile impegnati durante la giornata. In questura, intanto, sono in corso riunioni tecniche finalizzate all’organizzazione di servizi di controllo nelle aree evacuate a tutela delle proprietà private.

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L’intervento degli artificieri

La “bomba d'aereo modello MK V SAP 500 libbre di fabbricazione inglese, pesa di 226,80 chili”. All'interno c’è un “esplosivo di caricamento di 40,87 chili di tritolo”. Le operazioni di disinnesco vedranno impegnati gli artificieri dell'11esimo Guastatori della Brigata Meccanizzata Pinerolo. L’intervento dovrebbe richiedere in tutto al massimo tre ore, salvo imprevisti: la bomba sarà trasferita e fatta brillare in una cava di sabbia. Non è stata ancora comunicata la località, in attesa di conferme ufficiali.  

Di certo, nel tardo pomeriggio di domenica 15 dicembre, Brindisi si lascerà alle spalle la storia dell’ordigno andata avanti per più di un mese. E conquisterà il primato numerico in termini di popolazione interessata all’evacuazione, dal secondo dopoguerra: stando ai dati resi noti in conferenza stampa, l’ultima evacuazione massiccia ha interessato il comune di Battipaglia con 36mila persone. Brindisi supererà quel numero di 17mila persone. Un primato, appunto.

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