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Castello Alfonsino verso il restauro: aggiudicazione per tre milioni di euro

Prima classificata la Sad srl, ribasso sui lavori del 28 per cento, 450 giorni. Interrogativo sul faro. Intanto firmato il contratto per Cala Materdomini, dopo l’approvazione del progetto presentato da Carparelli

BRINDISI – L’inizio dell’anno offre a Brindisi reali possibilità di trasformare le chance per la riqualificazione in occasioni autentiche, reali, di rinascita con l’aggiudicazione (sia pure non ancora definitiva) dei lavori per il restauro del castello Alfonsino e la firma del contratto per l’avvio del cantiere di Mala Materdomini.

Il castello alfonsino e l'isola di S.Andrea

Castello alfonsino

La prima società classificata al bando indetto dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo (Mibact) è la Sad srl, alla quale la commissione giudicatrice presso il segretario regionale del Ministero ha assegnato il punteggio complessivo massimo, risultato della sommatoria delle valutazioni per l’offerta tecnica, quella economica e quella legata alla tempistica. La Sad ha offerto un ribasso, rispetto all’importo posto a base della gara, pari al 28 per cento per una somma di poco superiore ai tre milioni di euro. L’importo è di 3.152.243, 384 euro, oltre Iva. I giorni di lavoro sono stati indicati in 450.

Per avere la certezza assoluta bisognerà attendere l’aggiudicazione definitiva e, di conseguenza, anche eventuali ricorsi al Tar. Il restauro del castello è allargato al Forte a mare, da tempo abbandonato e piombato nelle tenebre, tramite procedura aperta, a fronte di un importo complessivo di circa quattro milioni di euro, da finanziare con il Programma ordinario nazionale Cultura e Sviluppo Fesr previsto sino al 2020. La riqualificazione era stata inserita nel programma delle Opere Pubbliche del Comune di Brindisi dal 2017 al 2019, il primo varato dall’ex Amministrazione centrista guidata dalla sindaca Angela Carluccio, con una previsione di dieci milioni di euro, somma da rastrellare attraverso il ricorso a capitale privati. Unica strada che, per l’Ente, risultava percorribile per il finanziamento.

Dalla Capitale, invece, la possibilità di accedere ai fondi nazionali: l’importo complessivo dell’appalto (oneri per la sicurezza inclusi) ammonta a 4.245.864,61, oltre Iva. Più esattamente: lavori soggetti a ribasso: 3.905.089,99 euro, oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso 180.000, costo della manodopera relativo ai lavori in economia, non soggetto a ribasso 160.774,62. Quanto ai tempi, sono previsti 540 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna di lavori.

Castello alfonsino(1)-2

La commissione ha valutato -  si legge – “soluzioni che integrino maggiormente il sistema del verde in corrispondenza dell’Opera a Corno e delle parti interessate dal restauro; che consentano un inserimento ambientale (paesaggistico ed architettonico) del camminamento di collegamento tra il castello e l’Opera a Corno; che realizzino un’integrazione architettonico/ambientale della passerella di collegamento tra la porta regia ed il terrazzo del castello e che riducano i costi di gestione e manutenzione delle soluzioni migliorative”. Resta il punto interrogativo sulle sorti del faro. Tornerà al suo posto?

Cala Materdomini

Altro passaggio importante è costituito dalla firma del contratto per l’avvio dei lavori per riqualificare l’ex spiaggia ufficiali di Cala Materdomini, dopo che l’appalto di un milione di euro più oneri per la sicurezza è stato riaggiudicato alla ditta Carparelli costruzioni. Sarà finanziato con fondi della Regione Puglia a cui si aggiungono quelli ottenuti dal mutuo della Cassa depositi e prestiti.

Cala Materdomini-2-2

Il fulcro del progetto è costituito da “un angolo ristoro e una caffetteria, oltre alla ri-proposizione della storica zattera, tanto cara nella memoria dei brindisini, che verrà posizionata al margine di un pontile galleggiante”. Le previsioni sul fronte della capacità di accoglienza, portano a sostenere che Cala Materdomini “potrà ospitare circa mille persone”.

“E’ prevista, quale miglioria al progetto a base di gara, la realizzazione di un camminamento pedonale con verde di bordura sino al porticciolo turistico, in modo tale da favorire l’uso della spiaggia da parte dei diportisti e migliorare la fruibilità turistica dell’area”. Per raggiungere questo risultato verranno rimossi tutti i manufatti cementizi.

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Quanto all’eliminazione e alla mitigazione della pericolosità geomorfologica saranno eseguite “opere di ingegneria naturalistica di sistemazione della scarpata”. L’erosione costiera sarà “mitigata grazie alla realizzazione di un pennello permeabile costituito da blocchi di roccia, tale anche da garantire nel tempo l’opera di ripascimento prevista”. Il progetto del verde è “curato da ricercatori dell’Unisalento, si rifà alle essenze tipiche locali, con particolare riferimento all’ambito costiero”, è stato precisato. “Sono previsti solarium erbosi ed aree sabbiose, con pavimentazioni e camminamenti in listoni di legno composito, nonché sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale, quali illuminazione alimentata da fonti rinnovabili e sistemi per il recupero delle acque delle docce ai fini irrigui”.

Per Cala Materdomini bisogna fare presto per contrastare l’azione di erosione del mare.

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