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Sabato, 20 Aprile 2024
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Santa Chiara, presidio di lettura e casa della musica

Inaugurazione nella serata di ieri venerdì 20 settembre, aspettando la riapertura della Biblioteca provinciale che sarà anche Mediaporto

BRINDISI - In attesa della restituzione alla città della Biblioteca provinciale di viale Commenda, chiusa ormai da qualche anno per ristrutturazioni, è stato inaugurato ieri, venerdì 20 settembre, un nuovo presidio di lettura nel centro storico di Brindisi, in uno dei beni monumentali più importanti: l’ex convento Santa Chiara.

Il Presidio di lettura in attesa della Biblioteca

Il nuovo spazio culturale messo a disposizione degli studenti brindisini e dei cittadini è collegato, attraverso un bellissimo giardino, direttamente al Museo Archeologico “Ribezzo” e sarà aperto, con orario continuato, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20.

L’importante iniziativa è il risultato di un accordo tra la Regione Puglia-Assessorato all’industria turistica e culturale, e il Comune di Brindisi, con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e di Apulia Film Commission. Nel corso della serata inaugurale, iniziata nella sala conferenze del museo “Ribezzo”, è stata presentata la mostra “Promenade” dell’artista pugliese Nicola Genco.

Il tavolo dell'inaugurazione nella sala delle conferenze del Museo Ribezzo.-2

All’iniziativa hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, il direttore del Polo biblio-museale di Lecce, Luigi De Luca, Roberto Romeo del Teatro Pubblico Pugliese, la presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco, Lia De Venere, curatrice della mostra “Promenade”, l’artista Nicola Genco e la direttrice del Museo Archeologico “Ribezzo”, Emilia Mannozzi.

“Credo che oggi si sia attuato un bell’esempio di buona amministrazione”, afferma la direttrice del museo archeologico, Emilia Mannozzi. “Abbiamo messo in atto tutte le nostre forze per poter riuscire in questa impresa. È un’impresa pensata e voluta da diversi enti e diverse amministrazioni che, insieme, speriamo aver reso un servizio utile ai cittadini e ai giovani”.

Il pubblico dell'inaugurazione-3

“Oggi a mio avviso un po’ si cicatrizza una ferita che Brindisi ha avuto”, afferma il sindaco Riccardo Rossi. “Da qualche anno la Biblioteca provinciale è chiusa perché c’è stato un incendio da cui è partita tutta l’operazione che ha portato a un nuovo progetto di Mediaporto”.

“Però questa città è stata privata di un luogo fondamentale: la sua biblioteca, la sala lettura, che ha ospitato tantissime generazioni di ragazzi, studenti, giovani, ma anche meno giovani”. Il sindaco ha quindi parlato di come è nato, un anno fa, il progetto per recuperare l’ex convento Santa Chiara, in attesa della riapertura della biblioteca.

Il sindaco Rossi mentre visita il presidio di lettura dell'ex convento Santa Chiara-2

La Casa della Musica e il Mediaporto

Il primo piano di quella che oggi è la sala lettura è candidato ad ospitare una Casa della Musica, un contenitore culturale in cui i protagonisti saranno gli studenti, i cittadini e gli operatori culturali della città. Il progetto si è arricchito della collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (che ha stipulato con la società Santa Teresa una convenzione per consentire l’apertura della sala lettura tutti i giorni) e con l’Apulia Film Commission.

“Il lavoro che si sta facendo a Brindisi, questo rapporto virtuoso che si è ormai consolidato tra il Polo biblio-museale, quindi la Regione Puglia, e il Comune di Brindisi, è un valore che si riverbera sulla città, questo è evidente. Il risultato di questa sera lo dice”, dichiara il direttore del Polo biblio-museale di Lecce, Luigi De Luca, che ha portato i saluti dell’assessore all’industria turistica e culturale, Loredana Capone, e di Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio.

Un momento dell'inaugurazione (2)-2-2

Il direttore del Polo biblio-museale di Lecce ha evidenziato che l’inaugurazione della sala lettura e il lavoro che è stato fatto stanno dentro la strategia della Regione Puglia, ossia la pianificazione strategica nel campo della cultura, stanno dentro la strategia di smart in e dentro la riforma dei poli biblio-museali.

Roberto Romeo, del Teatro Pubblico Pugliese, ha sottolineato i due valori universali legati alla funzione di una biblioteca, di una sala lettura: il valore della memoria e della cultura e il valore della socialità. “Oggi Brindisi ritrova parzialmente queste due fondamentali funzioni che le sono mancate, in attesa di riappropriarsi in toto della sua tradizionale, storica, infrastruttura”.  

Un momento dell'inaugurazione della sala lettura-2

“Santa Chiara è un avamposto”, afferma la presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellmonaco, “perché di progetti ce ne sono tanti, a partire appunto dalla Biblioteca di Viale Commenda”. La biblioteca provinciale diventerà infatti il Mediaporto di Brindisi, un luogo dove la multidisciplinarietà, la trasversalità, potranno diventare occasione di sviluppo economico (la Dellomonaco in veste di architetto ne ha progettato gli interventi per conto della Provincia) .

“In una nuova visione”, prosegue la Dello Monaco, “un possibile partenariato pubblico-privato deve essere preso in considerazione e per fare questo i contenitori, i luoghi, devono essere anche appetibili per le attività in partenariato pubblico-privato. È il caso di quello che diventerà probabilmente, ce lo auguriamo e ci stiamo lavorando, il Mediaporto. Un luogo dove coesistono le funzioni di biblioteca, le funzioni di mediateca e le funzioni di Cineporto”.

Il sindaco Rossi mentre visita il giardino che connette il museo all'ex convento Santa Chiara-2

Apulia Film Commission attualmente è presente a Foggia, Bari e Lecce: “Sono delle sedi fisiche dove si svolgono attività di divulgazione del linguaggio attraverso le rassegne, gli incontri, le attività e dove si svolgono anche le attività legate alla produzione cinematografica”, evidenzia Simonetta Dello Monaco.

“Vogliamo che anche Brindisi possa concorrere ad ospitare delle produzioni cinematografiche perché il beneficio della localizzazione, del supporto tecnico, spesso diventa anche un modo per attirare le produzioni nella città dove è situata la struttura tecnica. Quindi Brindisi, probabilmente, avendo un Cineporto, d’ora in poi potrà ospitare, in maniera agevole, le produzioni”.

Una delle sale lettura (2)-2

La Dello Monaco annuncia inoltre che a Brindisi si svolgerà il Forum Internazionale di Co-produzione, che quest’anno festeggia i dieci anni. “Una cosa che è stata fortemente voluta dall’assessore Capone proprio nell’ottica degli interventi sistemici che si vogliono effettuare qui a Brindisi”.

Il progetto del Mediaporto sarà legato alla formazione dei mestieri del cinema e al suo interno ci saranno, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e con la società Santa Teresa, anche dei laboratori di formazione per i mestieri del cinema.

Il giardino che connette il museo con l'ex convento Santa Chiara (2)-2

“Quando ci sono delle stagioni cinematografiche come questa che stiamo vivendo”, conclude la Dello Monaco, “noi siamo a corto di maestranze, di professionalità, per cui li dobbiamo formare. Questo sarà il Cineporto: da una parte presidio culturale, dall’altra elemento importante della filiera industriale e cinematografica in Puglia”.

A concludere gli interventi dell’inaugurazione del presidio di lettura è stata Lia De Venere, curatrice della mostra “Promenade” di Nicola Genco: 283 opere che formano una mega installazione (teste e busti di ceramica bianca, con esili e lunghe gambe) che attraversa il giardino che collega il Museo Ribezzo con l’ex convento Santa Chiara e che rappresenta la metafora della mobilità umana, un’umanità che per tanti motivi si muove da 2000 anni da una zona all’altra, da un continente all’altro.

Le installazioni di Nicola Genco nel giardino-2

“Quelli che voi vedete sono gli uomini che hanno lasciato la propria casa”, spiega la De Venere, “e non l’hanno lasciata volentieri. Hanno lasciato spesso dei familiari e si sono dovuti confrontare con altri contesti, con altre persone, però si sono anche portati dietro i saperi, le conoscenze tecniche, delle visioni diverse della vita e le hanno portate in altri luoghi e le hanno trasmesse a noi”. “Queste figure sono proprio la metafora di questo andare continuo che gli uomini hanno praticato e praticano ancora”. La mostra di Nicola Genco sarà visitabile sino al 6 gennaio 2020.

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