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Raid razzisti, la seconda vittima: "Circondato e preso a bastonate"

La testimonianza del ragazzo di 20 anni originario del Senegal che la sera di venerdì (19 ottobre) è stato pestato fra via Osanna e via Cappuccini, pochi minuti prima dell'aggressione ai danni del segretario della comunità del Ghana

BRINDISI – “Mi aspettavano cinque persone incappucciate e armate di bastoni. Poi mi hanno picchiato”. B.C., 20 anni, cittadino originario del Senegal, è una delle due vittime delle altrettante aggressioni di stampo razziale perpetrate venerdì sera (19 ottobre) a Brindisi, fra via Cappuccini e via Appia. Un terzo raid razzista è stato sventato dall’intervento di un cittadino, che ha minacciato di chiamare la polizia.

Il giovane porta i segni del vile pestaggio in testa, sul volto e al braccio. I medici dell’ospedale Perrino di Brindisi gli hanno riscontrato lesioni con 15 giorni di prognosi. Sono 30, invece, i giorni di prognosi refertati anche Elija K., segretario della comunità cittadina del Ghana, preso a sua volta a bastonate da due balordi, mentre tornava a casa dal lavoro, intorno alle 20. Pochi minuti prima, la ronda razzista si era scagliata contro B.C. Il ragazzo stava andando ad allenarsi in palestra. Dopo aver superato il passaggio a livello di via Osanna, stando al suo racconto, ha imboccato via Consolazione, stradina buia e poco battuta che collega via Osanna a via Cappuccini.

Aggressione razzista via Cappuccini-2

Il racconto della vittima

“A un certo punto – racconta B.C., ancora scosso, a BrindisiReport – ho visto cinque persone armate di mazze e incappucciate. Alcuni di loro avevano la barba. Erano robusti. Uno mi si è messo davanti. Gli altri mi hanno circondato. Poi mi hanno colpito alla testa e al braccio”. Su entrambi i lati della strada sorgono delle palazzine. Ma nessuno, nonostante le urla della vittima, si è accorto di nulla. Gli aggressori si sono allontanati lasciando il 20enne per terra, sanguinante. Poco dopo, dei passanti (non è chiaro se questi abbiano assistito al pestaggio, o se invece abbiano solo visto il ragazzo ferito) hanno chiesto l’intervento dei soccorritori, tramite il 118. Trasportato in ospedale a bordo di un’ambulanza, il malcapitato è stato dimesso il giorno successivo.

Aggressione razzista via Cappuccini 3-2

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A. B. stamattina (domenica 21 ottobre) ci ha portato sul posto in cui è scattato l’agguato, mostrandoci le ferite e uno dei bastoni impugnati dagli aggressori (foto in alto), che si trovava ancora sull’asfalto, a ridosso del cordolo del marciapiede. E’ forte il sospetto che almeno un paio di componenti del commando che ha assalito il ragazzo del Senegal, una manciata di minuti dopo abbiano riversato il loro odio razziale anche contro Elija K., picchiato brutalmente nel tratto terminale di via Appia, nei pressi del sottopasso ferroviario.

Aggressione razzista via Cappuccini 4-3

Le indagini

Sui due episodi indaga la polizia di Brindisi, a seguito della denuncia sporta in questura dalle vittime. Gli investigatori stanno visionando le immagini riprese dalle telecamere che si trovano fra via Cappuccini e via Appia, lungo il percorso presumibilmente seguito dalla ronda.

L'intervento del Prefetto

Si presume che gli aggressori abbiano deciso di ergersi a vendicatori, pendendo di mira degli uomini con la pelle scura, a seguito di un paio di episodi avvenuti la mattina del 19 ottobre a Brindisi: prima il danneggiamento di diverse auto da parte di un cittadino della Guinea che ha dato in escandescenze in via Bastioni San Giorgio, di fronte alla caserma dei carabinieri; poi una presunta violenza sessuale, su cui si sta ancora cercando di far luce, ai danni di una ragazzina avvenuta al rione Commenda, nei pressi dell’ex mercato ortofrutticolo di via Santa Maria Ausiliatrice.

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In un crescente clima di odio razziale, insomma, sono state picchiate delle persone che non avevano assolutamente nulla a che fare con tali vicende e che da tempo lavorano onestamente a Brindisi, dove non hanno mai avuto problemi di alcun tipo con la giustizia. In queste ore gli investigatori stanno monitorando anche l’ondata di commenti razzisti che si sta riversando sui social network, alla ricerca di una possibile pista.

Richiesta di incontro al prefetto

Nella giornata di lunedì (22 ottobre), intanto, i coordinatori Cittadini di Fdi e Lega, Sabrina De Punzio e  Giovanni Signore ed i relativi Gruppi Consiliari, Massimiliano Oggiano, Massimo Ciullo ed Ercole Saponaro, congiuntamente al coordinatore provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità, Cesare Mevoli,  hanno chiesto al prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, "un incontro avente ad oggetto la sicurezza e la legalità nella città di Brindisi, alla luce degli ultimi accadimenti verificatisi, portando all’attenzione di quest’ultimo alcune proposte, al fine di disaminarle, in merito all’oggetto della stessa, con particolare attenzione alla situazione in cui versa il dormitorio di Via Provinciale per San Vito".

"I suddetti partiti e movimenti prendono le distanze e condannano ogni e qualsiasi tipo di violenza utilizzata ai danni di ogni persona, con l’auspicio di non assistere più ad episodi così riprovevoli e spiacevoli".

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