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Cas, "Riconsiderare gli affidamenti assegnati all'Agh Resort Srl"

L’avvocato Massimo Ciullo chiede, per conto della cooperativa Acus, l’intervento della Procura perché faccia chiarezza sull’affidamento di un altro Cas, quello con sede a Ostuni “Lo Spagnulo”

OSTUNI – A proposito di Agh resort srl, la società che si occupa della preparazione dei pasti e della pulizia nel Centro accoglienza straordinaria di Torre San Gennaro, finita nel mirino dell’inchiesta Hydra, perché gli “amministratori occulti” sarebbero Pasquale Leobilla e Angelo Pecere, arrestati all’alba di lunedì 23 ottobre, l’avvocato Massimo Ciullo chiede, per conto della cooperativa Acus, l’intervento della Procura perché faccia chiarezza sull’affidamento di un altro Cas, quello con sede a Ostuni “Lo Spagnulo”, alla stessa Agh Resort Srl. Ciullo scrive a Prefettura, Procura di Brindisi, Procura regionale Corte Conti e Comune di Ostuni per conto del legale rappresentante della Acus, Cosimo Fina, per denunciare lo stato di degrado in cui versa il centro e riconsiderare gli affidamenti assegnati all'Agh Resort Srl.

L'esposto 

Il Cas (Centro di Accoglienza Straordinario ) “Lo Spagnulo” ubicato presso l'omonima masseria divenne operativo il 13dicembre 2014. La proprietaria dell'immobile era ed è tuttora la signora Annarita Andriani. Dal 10 luglio 2017 il servizio viene gestito dalla Agh Resort Srl, la quale solamente in data 3 febbraio 2017 aveva modificato il proprio oggetto sociale, inserendo anche la gestione di strutture adibite all'accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.

L'affidamento del Cas di Torre San Gennaro 

Recentemente, diversi ospiti, immigrati africani provenienti dal Senegal, dalla Costa d'Avorio, dal Ghana, dal Gambia e dal Mali, hanno lamentato – anche mediante un esposto che è circolato sottoforma di volantino nell'ambiente di chi gestisce tale tipo di servizi – gravi problemi sia alimentari sia di igiene: in particolare la somministrazione di acqua non potabile che sta causando loro irritazioni cutanee e allergie, così da esporli anche al rischio di salmonellosi. Il contesto dove gli immigrati vivono presso il Cas è caratterizzato dalla rilevante presenza di amianto, di carcasse di vecchie auto e di elettrodomestici, di pneumatici usati. Dove essi mangiano ci sono vecchie stalle piene di escrementi di animali, ratti e serpenti.

Inoltre, la fossa biologica non regge la presenza degli oltre cento ospiti e il cattivo odore domina l'aria che respirano, mentre la fuoriuscita di liquami che si disperdono per terra è continua. In tutto il periodo estivo non è stata fatta alcuna disinfestazione. Di conseguenza la masseria, alloggi compresi, è infestata di zanzare, insetti, mosche e moscerini. Ed ancora, per la raccolta dei rifiuti vi sono solo degli scarrabili che fino sll’1 agosto 2017 erano quelli di Normanna Ecologia. È evidente che in tal modo non si possa praticare la raccolta differenziata.

Lo stato in cui versa il Cas "Lo Spagnulo" di Ostuni

Ebbene, dal Verbale n. 1 della Prefettura di Brindisi, recante data 5 maggio 2017, relativo all'ammissione alla gara riguardante l'“Affidamento servizio accoglienza temporanea in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale” Cig 7028044D5E pubblicato il 30 marzo 2017 e scaduto il 4 maggio 2017, risulta che tra le ditte partecipanti ed ammesse vi era il Rti costituendo Agh Resort Srl/Coop. Soc. Il Melograno, rappresentati dall'amministratrice della prima società, la signora Clementina Sbano e dalla signora Cosima Celino. In quella circostanza il Rti Agh Resort-Il Melograno tra le strutture proposte per l'Ambito 3 indicarono: “Masseria Lo Spagnulo a Ostuni posti offerti n.100”. Successivamente, il suddetto Rti si è aggiudicata la gara con il servizio da svolgere anche presso la Masseria Lo Spagnulo.

Le richieste 

Ora, alla luce della recente inchiesta della Procura della Repubblica di Brindisi denominata “Hydra” che vede coinvolto un sodalizio di personaggi tra i quali anche i gestori della Srl Agh Resort, la quale come già evidenziato, nonostante avesse modificato l'oggetto sociale solamente in data 3 febbraio 2017, ha ottenuto l'affidamento dei servizi riguardanti i centri di accoglienza dei migranti in diversi ambiti del territorio di Brindisi in un contesto ambientale di discutibili e illegittime relazioni tra privati ed apparato pubblico, la Cooperativa Acus, chiede  di conoscere se le Autorità competenti hanno verificato sia le modalità di gestione dei centri di accoglienza da parte del Rti Agh Resort Srl-Coop. Il Melograno sia lo stato dei luoghi e quindi le condizioni in cui vivono gli immigrati.

Di conoscere se le risorse pubbliche erogate al Rti Agh Resort Srl-Coop. Il Melograno, quale aggiudicatario delle gare, corrispondano ad effettivi servizi come da bando, capitolato e convenzione, nonché normativa di legge e decreti ministeriali.

Di accertare eventuali danni all'Erario e quindi perseguirli, nonché la sussistenza di illeciti penali; di prendere in considerazione la disponibilità, tra l'altro già formalizzata sia dalla Cooperativa Acus sia da altre ditte, a gestire i servizi di cui alla manifestazione di interesse bandita dalla Prefettura di Brindisi nel mese di luglio scorso e di conseguenza riconsiderare gli affidamenti assegnati all'Agh Resort Srl e quindi revocarli in tutta la Provincia di Brindisi riguardanti circa 400 immigrati.

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