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Anche la Uil Puglia dice no al nucleare nella nostra regione

BARI - No al nucleare in Puglia anche dal segretario regionale della Uil, Aldo Pugliese. “Ospitare un sito per lo smaltimento delle scorie nucleari in Puglia, significherebbe davvero far diventare la nostra regione la pattumiera d’Italia: la Uil di Puglia e di Bari conferma il suo fermo, storico e convinto no al nucleare", annuncia un comunicato.

BARI - No al nucleare in Puglia anche dal segretario regionale della Uil, Aldo Pugliese. “Ospitare un sito per lo smaltimento delle scorie nucleari in Puglia, significherebbe davvero far diventare la nostra regione la pattumiera d’Italia: la Uil di Puglia e di Bari conferma il suo fermo, storico e convinto no al nucleare", annuncia un comunicato.

Il segretario generale, Aldo Pugliese, non ha dubbi: “Abbiamo già dato. La Puglia produce l’85 % di energia elettrica in più rispetto al proprio fabbisogno e contribuisce attivamente a fare la sua parte a livello nazionale. E non va dimenticato che ospiteremo un gasdotto che approderà ad Otranto (ma c'è anche quello della Tap a Brindisi, ndr)) per dare gas a tutta Europa. Inoltre ci sono 14 richieste per impianti fotovoltaici, per un totale di 14mila megawatt di produzione. Ed in questo senso non va sottaciuto che già oggi siamo la prima regione in Italia nel settore, producendo più dell’intera Cina”.

Insomma, si deve tener conto che “rispetto alle centrali nucleari esiste una coscienza popolare che non può essere scavalcata. La Puglia negli anni ha sempre pronunciato un fermo no all’ipotesi di insediamenti di centrali nucleari e ribadisce il proprio no”.

Inevitabile un salto indietro nel tempo: “Quando si parla di realizzare un sito per lo smaltimento – dice Pugliese – va ricordato che proprio tra Puglia e Lucania c’è Scanzano, dove qualche anno fa si registrarono manifestazioni oceaniche di protesta. All’epoca, la lotta della gente ha dissuaso chi voleva realizzare il sito. La verità è che non esistono né le condizioni territoriali né la voglia della popolazione per scelte di questo tipo e che non meritiamo una soluzione del genere".

Siamo una regione, conclude Pugliese, "che dà un fortissimo contributo energetico al Paese. E per dirla tutta, non si può fingere di dimenticare che già oggi la Puglia, suo malgrado, ospita i rifiuti della Campania e di altre regioni italiane. E questo è un altro scandalo a cui bisognerebbe porre fine. Non siamo, e non dobbiamo diventare, la pattumiera d’Italia”.

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