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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente

Ceneri sepolte, almeno 50 gli indagati

BRINDISI – Sono almeno una cinquantina gli indagati per il grosso traffico illecito di rifiuti speciali scoperto dai carabinieri del Noe e dai militari di Francavilla Fontana nell'ambito dell'operazione “Cenerentola” avviata a febbraio del 2008 su disposizione del pubblico ministero Antonio Negro e conclusasi nei giorni scorsi con l'emissione di un decreto di sequestro firmato dal giudice per le indagini preliminari Ines Casciaro.

BRINDISI – Sono almeno una cinquantina gli indagati per il grosso traffico illecito di rifiuti speciali scoperto dai carabinieri del Noe e dai militari di Francavilla Fontana nell'ambito dell'operazione “Cenerentola” avviata a febbraio del 2008 su disposizione del pubblico ministero Antonio Negro e conclusasi nei giorni scorsi con l'emissione di un decreto di sequestro firmato dal giudice per le indagini preliminari Ines Casciaro.

Sono stati emessi 18 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti direttamente nella vicenda perchè titolari di impianti e mezzi dediti allo smaltimento dei rifiuti (tutti sequestrati) ma le persone che hanno preso parte a questa “organizzazione” sono almeno il triplo. Trecentomila tonnellate di ceneri e materiale di demolizione interrati in cave del brindisino hanno visto il coinvolgimento di numerosi soggetti. I nomi sono già stati iscritti nel registro degli indagati.

Le indagini sono tese a valutare anche la posizione di Enel ed Edipower da cui, secondo la relazione degli uomini del Noe e dai carabinieri di Francavilla Fontana, supportata da materiale fotografico, intercettazioni telefoniche e ambientali, sono state prodotte e destinate alle due cave sequestrate (la Euroscavi 2000 Srl di Francavilla Fontana e la Fimab Srl di Brindisi) “ingenti” quantità di ceneri.

Il pubblico ministero che ha diretto le indagini, Antonio Negro, ha delegato gli investigatori per interrogare i 18 indagati, dodici sono di Brindisi e provincia (difesi dagli avvocati Massimo Manfreda, Leonardo Musa e Rosario Almiento) ai fini di reperire maggiori informazioni utili per l'inchiesta. Intanto dalla città degli Imperiali arrivano le prime richieste di provvedimenti da adottare per un eventuale processo.

Il consigliere regionale del Pdl Pietro Iurlaro, componente della quinta commissione e consigliere comunale di Francavilla Fontana, chiede “subito un consiglio comunale monotematico, per l’approvazione di una delibera propedeutica alla costituzione di parte civile dell’Ente in un futuro processo, quando eventualmente saranno accertate le presunte responsabilità”.

“La costituzione di parte civile è un passo obbligato di un’amministrazione che vuole difendere, da un lato l’immagine del Comune di Francavilla, oggi indicato come capitale dello smaltimento illecito, e dall’altro la salute dei cittadini. Mi risulta, infatti, che già da decenni, i residenti delle contrade monitorate dai Carabinieri, cui va il mio plauso per l’operazione, presentino esposti e denuncie a corredo di problematiche di natura sanitaria”.

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