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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente

"Cerano, la politica faccia il suo dovere"

BRINDISI - La procura sta facendo il suo dovere, la politica ora faccia il proprio. E' la sintesi del documento diramato dalle associazioni ambientaliste brindisine dopo la notizia, pubblicata da BrindisiReport.it, della conclusione delle indagini sulla dispersione della polveri dal carbonile di Cerano. Attività investigativa condotta dalla Digos della questura, sostenuta da una corposa perizia del consulente tecnico del pm, e basata sulla denuncia di otto agricoltori della zona, affidatisi agli avvocati Giovanni Brigante e Vincenzo Farina (e non collegata invece ad esposti vari di movimenti ed organizzazioni)

BRINDISI - La procura sta facendo il suo dovere, la politica ora faccia il proprio. E' la sintesi del documento diramato dalle associazioni ambientaliste brindisine dopo la notizia, pubblicata da BrindisiReport.it, della conclusione delle indagini sulla dispersione della polveri dal carbonile di Cerano. Attività investigativa condotta dalla Digos della questura, sostenuta da una corposa perizia del consulente tecnico del pm, e basata sulla denuncia di otto agricoltori della zona, affidatisi agli avvocati Giovanni Brigante e Vincenzo Farina (e non collegata invece ad esposti vari di movimenti ed organizzazioni)

"Il consulente tecnico della Procura di Brindisi, Claudio Minoia, ha riferito nella sua perizia che le significative dispersioni di polveri di carbone intorno al nastro trasportatore e al deposito carbonile sono dovute al funzionamento di tali strutture. Le inchieste della Magistratura stanno quindi andando positivamente avanti ma è la politica che deve fare il suo dovere rendendosi conto di quanto sia grave a Brindisi l’inquinamento causato dal carbone. Abbiamo perciò in questi giorni lanciato una vera e propria “Vertenza Brindisi” sostenendo, con sempre maggiore determinazione, che occorre indurre l’Enel a operare una riduzione di almeno il 25% della quantità di carbone bruciato nella centrale di Cerano senza ricorrere a dilazionate e tattiche compensazioni.

Procedendo nel contempo alla più volte sollecitata chiusura di Brindisi nord, patrocinata anche da ampi settori delle forze politiche locali, previa l’adozione di misure idonee ad assicurare ai dipendenti corrispondenti posti di lavoro. Così come sosteniamo che è necessario potenziare e intensificare i controlli pubblici. Sul piano sanitario poi è necessario promuovere indagini rivolte a verificare se nelle aree di ricaduta del carbone si siano verificate patologie o decessi tra la popolazione residente con frequenza maggiore rispetto ad aree più lontane. E occorre anche effettuare nelle popolazioni interessate monitoraggi biologici, cioè ricerche di inquinanti nel sangue e nelle urine per avviare attività di sorveglianza sanitaria preventiva.

Le aziende elettriche non si illudano di poter piegare la protesta ponendo la città di fronte all'alternativa (ad esse in ogni caso favorevole) della firma delle convenzioni senza la predetta riduzione del carbone e con la perpetuazione dell’attuale situazione. Il nostro movimento intensificherà la protesta e terrà costantemente accesi i fari sulla questione carbone chiedendo che i competenti organi regionali facciano il possibile perché siano intensificati i controlli pubblici e richiamando, tutte le volte che sarà necessario, l’attenzione dell’Autorità Giudiziaria su comportamenti e fatti di possibile rilievo penale. Contro l’avvelenamento da carbone lotteremo ogni giorno per ridurre al massimo le cause che lo provocano e, in prospettiva, per eliminarle del tutto.

La “Vertenza Brindisi” non è solo il tema del convegno svoltosi il 9 novembre con l’intervento di padre Alex Zanotelli ma è un impegno che, insieme a tutte le espressioni responsabili della città, porteremo avanti nel prossimo futuro sollecitando le forze politiche e le istituzioni locali a intervenire con scelte ed atti concreti a tutela delle ragioni e dei diritti della nostra comunità".

Brindisi, 19 novembre 2011

Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, Forum ambiente salute e sviluppo, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

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