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Ambiente Francavilla Fontana

Chiusa la discarica, dieci disoccupati

BRINDISI – Grande preoccupazione dopo la chiusura della discarica di Feudo Inferiore dell’Ato Br/2 di Francavilla Fontana e per il grande ritardo della chiusura del ciclo dei rifiuti nella provincia di Brindisi. A denunciare tutto ciò la segreteria territoriale del sindacato Funzione Pubblica Cgil di Brindisi, che chiede un incontro con il commissario prefettizio della città di Brindisi, Bruno Pezzuto, con il sindaco di Francavilla e presidente dell’Ato Br2, Vincenzo Della Corte, e con il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ente che detiene importanti e precise deleghe (e responsabilità) in materia ambientale.

BRINDISI Grande preoccupazione dopo la chiusura della discarica di Feudo Inferiore dell’Ato Br/2 di Francavilla Fontana e per il grande ritardo della chiusura del ciclo dei rifiuti nella provincia di Brindisi. A denunciare tutto ciò la segreteria territoriale del sindacato Funzione Pubblica Cgil di Brindisi, che chiede un incontro con il commissario prefettizio della città di Brindisi, Bruno Pezzuto, con il sindaco di Francavilla e presidente dell’Ato Br2, Vincenzo Della Corte, e con il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ente che detiene importanti e precise deleghe (e responsabilità) in materia ambientale.

Con la chiusura della discarica di bacino dell’Ato Br/2 che serviva 9 Comuni della provincia di Brindisi, la Lombardi Ecologica, azienda che opera nel settore ambientale occupandosi della gestione dei rifiuti solidi urbani in Puglia, ha chiesto ed ottenuto la cassa integrazione per i lavoratori nella discarica creando di fatto instabilità economica per dieci famiglie, lavoratori – sottolinea la Fp Cgil - che con la garanzia del contratto nazionale di lavoro del settore dell’igiene ambientale privata che li tutela in caso di passaggi di gestione, hanno effettuato mutui per l’acquisto della casa ed adesso si trovano senza lavoro e senza casa, se nessuno sarà capace di aiutarli.

“Chiediamo quindi – fanno sapere attraverso un comunicato stampa dalla Cgil di Brindisi – che ognuno per le proprie competenze visto che il Comune di Brindisi è in procinto di bandire la gara per la gestione dell’impianti sia del Cdr che quello di compostaggio dove devono – continua la nota – essere utilizzati da tutti i Comuni della provincia  e non solo per l’Ato Br/1 di Brindisi (undici i Comuni collegati) e dove necessariamente devono essere utilizzati operai specializzati, è l’occasione per trovare la soluzione per questi lavoratori, inserendo nel bando di gara  - la cosiddetta clausola sociale prevista dall’art. 6 del contratto nazionale del settore Igiene Ambientale – così che la società vincitrice rilevi il personale di Lombardi ecologica per usufruire della sua decennale esperienza nel campo della gestione dei rifiuti”.

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