rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente

"Cominciare a demolire la centrale"

BRINDISI - Il movimento ambientalista brindisino chiede al sindaco di ordinare ad Edipower-A2A, anticipando quanto già previsto dall'Aia, l'abbattimento dei gruppi 1 e 2 della centrale di Costa Morena fermi dal 2005, per cominciare a bonificare parte dell'area.

BRINDISI - Il movimento ambientalista brindisino chiede al sindaco di ordinare ad Edipower-A2A, anticipando quanto già previsto dall'Aia, l'abbattimento dei gruppi 1 e 2 della centrale di Costa Morena fermi dal 2005, per cominciare a bonificare parte dell'area. per per gli ambientalisti questo deve essere solo l'inizio di un processo che deve condurre alla chiusura progressiva dell'impianto, garantendo lavoro con le attività di smontaggio e bonifica, e riconvertendo l'area verso la "green economy". Ecco il testo del documento.

La grave situazione di crisi ambientale, occupazionale e amministrativa che grava sulla zona industriale di Brindisi e si ripercuote sull’intera cittadinanza è oggetto di attenta valutazione e discussione nel movimento ambientalista e nelle diverse espressioni della società civile.  Si avverte diffusamente l’esigenza di una ulteriore sensibilizzazione dell’opinione pubblica per mettere a punto un costante contributo propositivo alle amministrazioni locali e alla politica.

Premesso che la questione dell’area della centrale Edipower (A2A) costituisce oggi un “punto caldo” della situazione occupazionale ed ambientale, per la quale si è espressa la più totale solidarietà verso le maestranze in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro, va sottolineato che proprio da questa porzione di area industriale può partire l’impulso ad un diverso rapporto fra la città e la gestione del territorio.

In tale contesto si avverte l’esigenza di sollecitare l’Amministrazione Comunale all’emanazione di un’ordinanza sindacale che, anticipando i tempi di previsione riportati nell’autorizzazione AIA dell’Edipower, possa portare all’abbattimento di tutte le unità produttive dell’impianto a cominciare da quelle 1 e 2 già dismesse con conseguente chiusura dell’impianto medesimo. Un provvedimento contingibile e urgente, supportato da ricognizione tecniche che mettono in rilievo la pericolosità delle due unità già dismesse e l’assenza di adeguate misure per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini.

Si avvierebbe così un processo che, oltre a garantire la difesa dei menzionati diritti primari, aprirebbe prospettive tali da assicurare non solo l’attuale occupazione ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro. La demolizione e la bonifica della centrale in questione con l’Accordo di programma sottoscritto nel dicembre 2007 determinerebbero, oltre ai citati interventi, utili ricadute occupazionali con l’avvio di attività produttive ambientalmente compatibili (solare termodinamico a concentrazione, distretto delle energie rinnovabili, retro portualità, ecc.).

È allora necessario il rilancio della “Vertenza Brindisi”, aperta dalle associazioni nel 2011, basata su un diverso rapporto fra popolazioni, istituzioni e aziende insediate che congiuntamente siano in grado di realizzare processi di riqualificazione e riconversione industriale verso la “green economy”, unico settore per il quale è possibile garantire salute, occupazione e minimo impatto. Invitiamo il Sindaco e le forze politiche tutte ad affrontare tale problema nella sede opportuna e giungere con urgenza a decisioni risolutive.

Si tratta di problemi che senza indugio vanno affrontati quotidianamente col massimo impegno perché sono di enorme rilevanza per il destino della città e per la vita dei cittadini e dei lavoratori. La prossimità del primo maggio deve indurre noi tutti, quindi, a vivere tale ricorrenza come una occasione per sollecitare la costruzione di programmi e l’apertura di prospettive di riqualificazione e riconversione ambientale ed occupazionale, raccogliendo tutte le opportunità finanziarie che si offrono nel nostro Paese e a livello europeo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Cominciare a demolire la centrale"

BrindisiReport è in caricamento