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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente

Depuratore, si farà subito la condotta

BARI - La Regione Puglia sta facendo il possibile per evitare che l'impianto di depurazione consortile di Bufalaria debba scaricare nel Canale Reale, e ciò vuol dire che si sta accelerando al massimo il ripristino della condotta subacquea di Apani, di proprietà dell'Asi, terminale di un'opera mai entrata in funzione, che costò all'ente (allora Sisri) 90 miliardi di vecchie lire. "Abbiamo oggi accelerato l'iter di rilascio di tutti i pareri necessari all'avvio delle opere di rifunzionalizzazione e messa in esercizio della condotta sottomarina Apani, che sarà utile ad evitare che l'impianto di Carovigno, prima, e l'intero agglomerato di San Vito dei Normanni, poi, scarichino nel Canale Reale", annuncia infatti l'assessore regionale Fabiano Amati.

BARI - La Regione Puglia sta facendo il possibile per evitare che l'impianto di depurazione consortile di Bufalaria debba scaricare nel Canale Reale, e ciò vuol dire che si sta accelerando al massimo il ripristino della condotta subacquea di Apani, di proprietà dell'Asi, terminale di un'opera mai entrata in funzione, che costò all'ente (allora Sisri) 90 miliardi di vecchie lire. "Abbiamo oggi accelerato l'iter di rilascio di tutti i pareri necessari all'avvio delle opere di rifunzionalizzazione e messa in esercizio della condotta sottomarina Apani, che sarà utile ad evitare che l'impianto di Carovigno, prima,  e l'intero agglomerato di San Vito dei Normanni, poi, scarichino nel Canale Reale", annuncia infatti l'assessore regionale Fabiano Amati.

L'assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile dopo la riunione tecnica di questa mattina, alla quale hanno partecipato i tecnici di tutti gli enti ed uffici regionali coinvolti, ha dichiarato che "le opere sono in fase di progettazione preliminare e lo scopo è quello di rifunzionalizzare una condotta sottomarina già realizzata dall'Asi di Brindisi. Il progetto prevede il collegamento dell'emissario già realizzato al nuovo impianto consortile di Carovigno, che al momento dovrebbe scaricare nel Canale Reale, all'impianto di spinta della condotta sottomarina Apani".

"Sono previste poi opere di rifunzionalizzazione dell'impianto di sollevamento, con tutta la parte elettromeccanica da installare ex novo, e lavori di sostituzione del diffusore a mare - ha spiegato ancora Amati -. Procederemo secondo un preciso cronoprogramma e l'aver riunito intorno ad un tavolo tutti i soggetti competenti, ci ha permesso di sveltire i procedimenti per il rilascio di pareri e autorizzazioni necessari per poter al più presto avviare i lavori e l'esercizio".

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