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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Ecco perchè Brindisi è zona sismica"

BRINDISI- La nostra terra trema. Prova a sfatare il mito che Brindisi “non è una zona sismica” il geologo Francesco Magno, che in vista dell’ultima registrazione di terremoto fra Francavilla Fontana, Ceglie e San Michele Salentino, ha voluto approfondire l’argomento, in quanto, reduce da una trentennale esperienza nello studio del territorio della Provincia di Brindisi, ha registrato alcuni elementi tipici dell’esistenza di un’attività sismica nel nostro territorio.

BRINDISI -  La nostra terra trema. Prova a sfatare il mito che Brindisi “non è una zona sismica” il geologo Francesco Magno, che in vista dell’ultima registrazione di terremoto fra Francavilla Fontana, Ceglie e San Michele Salentino, ha voluto approfondire l’argomento, in quanto, reduce da una trentennale esperienza nello studio del territorio della Provincia di Brindisi, ha registrato alcuni elementi tipici dell’esistenza di un’attività sismica nel nostro territorio.

Gli ultimi terremoti registrati sono stati quello del 6 maggio in cui i sismografi hanno registrato fra Francavilla Fontana, Ceglie e San Michele Salentino, un terremoto di intensità pari a 2,8 della scala Richter, che fortunatamente non ha provocato alcun danno o feriti, e quello dell’estate del 2011 in prossimità di Ostuni. Il geologo Magno, si è concentrato sugli eventuali episodi sismici rilevati dal 2000 ad oggi nel territorio brindisino, e ha avuto modo di rilevare anomali innalzamenti di temperatura nelle falde profonde ed elementi tipici di una tettonica recente (nei tempi geologici) nella costa a nord di Brindisi, documentando quindi degli indiscutibili segni di attività.

La consultazione e la ricerca dei dati registrati presso l’Istituto Nazionale di Geofisica ha confermato che dal punto di vista della tettonica locale, il motore genetico è dovuto alla “orogenesi” (origine) della catena appenninica meridionale (Lucania) e che, non essendo ultimata, continua a far sentire le proprie azioni sull’asse Taranto-Brindisi. L’analisi dei dati a questo punto, ha fornito interessanti ed esaustive risposte dal punto di vista delle conferme e dell’attività sismica, confermando la teoria del geologo Magno. Infatti nel territorio della Provincia di Brindisi ed in quello di mare prossimo alle coste, dal 2000 ad oggi sono stati registrati ben diciotto terremoti.

Tutte le registrazioni hanno evidenziato un epicentro molto superficiale e mai inferiore ai 10 chilometri, ed alcuni estremamente superficiali, come quello di Ostuni (2,6 chilometri) e nel mare di Torre Guaceto (4,3 chilometri); la profondità di questi terremoti evidenzia l’origine dovuta alla presenza ed alla riattivazione di “faglie tettoniche” nei sottostanti calcari, il cui spessore si ritiene sia dell’ordine di  10-14 chilometri. E’ evidente che quanto più superficiale è il terremoto, tanto più l’area di interesse è limitata, anche se la quantità di energia che si sprigiona è solo concentrata nell’area di influenza. Per fortuna le energie incamerate da tali spinte evitano che la produzione dei terremoti sia di magnitudo superiore a tre della Scala Richter e quindi senza produrre danni a cose e persone.

Per quanto riguarda il nostro territorio, in particolare la città di Brindisi, negli ultimi cinque anni abbiamo avuto tre terremoti tettonici (vicino alla Cittadella della Ricerca, a Sud delle Saline e nel mare fra Apani e Torre Guaceto) con una profondità minima di 4,3 chilometri e magnitudo massima di 2,6 Richter che, agli inesperti può sembrare poca cosa ma, invece rappresentano la presenza di un’attività sismica costante, individuando, anche,  quanto sia ancora attiva la spinta dell’Appennino meridionale sui nostri territori.

Possiamo concludere quindi che il territorio di Brindisi è interessato da fenomeni tettonici che hanno modellato la geologia profonda e più recentemente la morfologia superficiale, con l’attuale assetto del porto, del suo istmo e della così detta “Conca di Brindisi”, simile per genesi a quella di Taranto. Senza creare allarmismi, sfatiamo, con tutto ciò, il mito che Brindisi non è zona sismica e che tutti i terremoti disastrosi che hanno interessato il Salento e la stessa Brindisi nei secoli andati, abbiano avuto genesi nelle isole greche.

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