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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Eolico offshore? Guardate la foto

Come sarebbe l’orizzonte marino davanti alla costa sud della provincia di Brindisi, se fossero realizzati i due parchi eolici offshore in fase di valutazione ambientale in questi mesi, quello di Trevi Energy da 34 torri eoliche, e quello di TG Energie Rinnovabili Srl da 48 torri?

Come sarebbe l’orizzonte marino davanti alla costa sud della provincia di Brindisi, se fossero realizzati i due parchi eolici offshore in fase di valutazione ambientale in questi mesi, quello di Trevi Energy da 34 torri eoliche, e quello di TG Energie Rinnovabili Srl da 48 torri, il primo davanti al litorale tra Torre Mattarelle e Lendinuso, il secondo tra Campo di Mare e Torre San Gennaro, quindi con una parziale sovrapposizione? Le ricostruzioni digitali non possono dare una idea esatta dell’impatto visivo, oltre che ambientale, di 82 aerogeneratori concentrati in una fascia parallela alla costa lunga pochi chilometri. Ecco allora una foto inviataci dalla Gran Bretagna nei giorni scorsi da una lettrice di BrindisiReport.it, in cui si documenta una realtà incontestabile.

Il campo eolico offshore davanti a Skegness, nel Lincolnshire, una località di vacanze tra la Manica e il mare del Nord, è di tipo tradizionale, cioè con le torri eoliche installate a distanze ravvicinate esattamente come nei progetti di Trevi Energy e di TG Energie Rinnovabili. Negli ultimi anni però, al cospetto dell’impatto di campi eolici collocati a bassa profondità e quindi inevitabilmente molto prossimi alla costa, sia in Germania che in Inghilterra si sta orientando la produzione di energia eolica offshore sugli aerogeneratori installati su piattaforme galleggianti semisommerse, che consentono di disporre gli impianti a distanze medie di 20 miglia nautiche dai litorali, quindi con impatto visivo e paesaggistico molto ridotto, e senza danni per i fondali interessati solo dai sistemi di ancoraggio delle piattaforme.

Il contesto ambientale e meteorologico è principalmente quello del Mare del Nord, quindi molto difficile e interessato da continue perturbazioni. Tuttavia il sistema delle piattaforme semisommerse è la nuova strada seguita dai Paesi di quell’area che stanno investendo molto sulla produzione energetica da fonti eoliche collocate in mare, sviluppando parallelamente una attività industriale, un indotto, nei porti presso le aree di realizzazione degli impianti, dove vengono costruite le piattaforme. Ai Comuni di S. Pietro Vernotico, Brindisi e Torchiarolo invece è stato chiesto un parere su campi eolici a distanze molto più ravvicinate, con torri installate ciascuna attraverso scavo di sedi profonde trenta metri per cinque di diametro nei fondali antistanti le zone prescelte dalle aziende proponenti. L’effetto? Guardate la foto scattata dalla spiaggia di Skegness.

 

 

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