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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

Fuori si litiga, la discarica fuma e inquina

SAN PIETRO VERNOTICO – Mentre i nuovi e vecchi amministratori si rimpallano le responsabilità sulla mancata opera di bonifica dell'ex discarica Pallitica della zona 167, le montagne di rifiuti in decomposizione continuano a emettere fumi tossici. Per tutto il giorno.

SAN PIETRO VERNOTICO – Mentre i nuovi e vecchi amministratori si rimpallano le responsabilità sulla mancata opera di bonifica dell'ex discarica Pallitica della zona 167, le montagne di rifiuti in decomposizione, accatastate al suo interno, che si estendono su una ventina di ettari di superficie, continuano a emettere fumi tossici. Per tutto il giorno. Ieri l'ennesimo intervento dei volontari della Protezione civile. Il quarto della giornata.

La situazione ormai è al limite, incontenibile, la puzza di bruciato emessa dalle colonne di fumo che continuamente si levano dalle macerie è diventata un tutt'uno con l'aria. I residenti della zona 167 hanno più volte richiesto l'intervento del sindaco, del responsabile dell'ufficio tecnico del Comune, hanno interpellato la Forestale. Sarebbe necessario anche un sopralluogo dell'Arpa, per capire quanto l'aria sia tossica quando la nuvola irrespirabile si forma durante le emissioni di fumi, se sprigiona diossina, generata dalla combustione della plastica.

La discarica di contrada Pallitica è abbandonata da decenni, nel 2005 per la sua bonifica furono stanziati 1.450.000 euro nell'ambito del Piano provinciale di attuazione del programma regionale per la tutela ambientale, che prevedeva la “Messa in sicurezza e completamento delle opere di bonifica e sistemazione finale della discarica dimessa di Rsu ubicata in località Pallittica nel Comune di San Pietro Vernotico”.

I rifiuti sono stati interrati, dovevano essere “tombati” secondo le procedure previste per questo genere di opere, dovevano diventare innocui e al posto delle montagne di rifiuti dovrebbe sorgere un parco. Il progetto rischia di non andare a buon fine, il finanziamento potrebbe essere revocato proprio perché l'opera non è stata ultimata, l'attuale amministrazione sta tentando il tutto e per tutto per non perdere i soldi. La restituzione è già stata intimata dalla Provincia a fronte della mancata realizzazione del progetto.

Ma nessuno, ancora, si sta preoccupando di capire quanto la situazione sia critica dal punto di vista ambientale. Sulle montagne di rifiuti, nel corso degli anni, è stato depositato materiale edile qualificato come rifiuto speciale. Davanti al cancello di ingresso (chiuso a chiave con lucchetto) cittadini incivili continuano ad abbandonare sacchi di immondizia, di ogni genere. Nel frattempo quelli vecchi continuano a fumare.

 

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