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In cinquemila per dire no al rigassificatore: fischi per l'assenza di Ferrarese

BRINDISI – Erano in cinquemila, per dire tutti assieme no al rigassificatore nella manifestazione organizzata dagli ambientalisti e tenutasi questo pomeriggio, con un corteo partito da piazzale Crispi, nei pressi della stazione ferroviaria, che ha attraversato corso Umberto, via Duomo, il lungomare Regina Margherita, corso Garibaldi, per tornare poi in piazza Vittoria con gli interventi. Ma tra le cinquemila presenze, a fare notizia – benchè annunciata – è stata l'assenza del presidente della Provincia Massimo Ferrarese. “FerrarEnel assente ingiustificato”, era uno degli striscioni che campeggiavano in mezzo al corteo.

BRINDISI – Erano in cinquemila, per dire tutti assieme no al rigassificatore nella manifestazione organizzata dagli ambientalisti e tenutasi questo pomeriggio, con un corteo partito da piazzale Crispi, nei pressi della stazione ferroviaria, che ha attraversato corso Umberto, via Duomo, il lungomare Regina Margherita, corso Garibaldi, per tornare poi in piazza Vittoria con gli interventi. Ma tra le cinquemila presenze, a fare notizia – benchè annunciata – è stata l'assenza del presidente della Provincia Massimo Ferrarese. “FerrarEnel assente ingiustificato”, era uno degli striscioni che campeggiavano in mezzo al corteo.

E anche dai manifestanti più giovani, a cominciare dai ragazzi di “No al carbone” sono partite bordate di fischi all'indirizzo di Ferrarese, quando il suo nome è stato fatto nell'epilogo di piazza Vittoria.

C'erano invece il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, gli assessori regionali Michele Losappio e Fabiano Amati, i consiglieri regionali Maurizio Friolo e Toni Matarrelli, i senatori Giuseppe Caforio e Michele Saccomanno, il vicesindaco di Brindisi Mauro D'Attis e quello di Fasano Antonio Scianaro.

Tantissime le associazioni che hanno aderito alla manifestazione, e molto attese erano le dichiarazioni conclusive dei rappresentanti politici. Chi c'era ha potuto notare l'assoluta convergenza di opinioni tra Comune e Regione, nonostante i differenti colori politici delle rispettive maggioranze. Distante, invece, è stata in questo caso la Provincia, con l'assenza di Ferrarese. C'era l'assessore provinciale al Mercato del Lavoro Vincenzo Ecclesie, presente però – come lui stesso ha specificato – “a titolo personale”.

“Questa manifestazione – ha detto Mennitti – è giunta nel momento più opportuno, visto che la città autentica ha assunto piena consapevolezza dell'importanza del passaggio che si sta registrando”. Il primo cittadino non ha risparmiato comunque critiche a chi per settimane ha protestato davanti all'ufficio Lng in Centro (“Tutti hanno diritto di parlare”), ma ha anche commentato senza preoccupazioni il parere positivo della Commissione Via: “E' una vittoria di Pirro, perchè il documento è pieno di prescrizioni”. “Noi non stiamo predicando il cambiamento – ha continuato il sindaco -, noi lo stiamo attuando”. E non ha risparmiato critiche a chi non c'era: “Mi chiedono se provo disagio a far parte di una manifestazione con così tante bandiere differenti. Beh, io avverto disagio solo ad affrontare chi non ha il coraggio delle proprie azioni. Il carbone? Qui si tratta di spalare quello che negli anni è stato accumualato, ma non ci siamo mai arreswi”.

Vendola, dal canto suo, dopo aver elogiato Mennitti, ha spiegato: “Questa è una terra che ha perso 50mila posti di lavoro, ma l'occupazione vera deve partire dalle bonifiche, con 122 chilometri quadrati che richiedono interventi di questo tipo”. Si è rivolto ai brindisini dicendo: “Dovete togliere ciò che impedisce ai polmoni di essere puliti”. E sulle Convenzioni: “Non devono essere il terreno di una partita truccata”.

Per il governatore, il rigassificatore progettato dalla Brindisi Lng "rappresenterà una sconfitta cocente per gli inglesi". Se pensano di vincere la partita "con un'autorizzazione come quella che può giungere dal ministero dell'Ambiente, si stanno illudendo. Brindisi - ha avvertito Vendola -diventerà per loro come le sabbie mobili. Perchè tutti gli enti, sicuramente la Regione, sicuramente il Comune ma penso anche la Provincia, daranno vita ad azioni concrete, anche in sede giudiziaria, per impedire alla Brindisi Lng di fare ciò che la città non vuole".

Per Vendola questa sarà però una "guerra di pace, che contiene dentro di sè l'idea che questo territorio in fondo non sta sviluppando propensioni pre moderne. Non è un luogo nel quale le forze sociali e quelle politiche stanno immaginando il ritorno ad una società pastorale". Si sta invece immaginando  il rapporto tra la città e il mare "come la traccia su cui lavorare intensamente, con uno stile dello sviluppo dolce e capace di produrre lavoro buono per i cittadini e i giovani di questa città".

Durante la manifestazione, è stato ricordato Cosimo Manfreda, l'operaio morto la settimana scorsa nella tragedia dell'Aventis, ed è stato osservato un minuto di silenzio “per lo scempio industriale che ha portato questa città in una condizione di estrema crisi”.

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