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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente

Industria e salute: le proposte dell'opposizione

BRINDISI – Quattro ordini del giorno basati su dati tecnici e scientifici, una serie di proposte a sintesi degli stessi: l’opposizione consiliare al Comune di Brindisi è pronta a presentarsi alla seduta del 17 marzo con una proposta unitaria dal centrodestra alla rappresentanza ambientalista, che abbraccia tutte le questioni sul tappeto.

BRINDISI – Quattro ordini del giorno basati su dati tecnici e scientifici, una serie di proposte a sintesi degli stessi: l’opposizione consiliare al Comune di Brindisi è pronta a presentarsi alla seduta del 17 marzo con una proposta unitaria e trasversale dal centrodestra alla rappresentanza istituzionale ambientalista, che abbraccia tutte le questioni sul tappeto riguardanti i temi del nuovo assetto del polo energetico, delle bonifiche ambientali e del riconoscimento ai lavoratori della zona Sin di Brindisi non solo di garanzie occupazionali in relazione alla chiusura proposta della centrale Edipower A2A, ma anche dello status previdenziale già riconosciuto ai lavoratori dell’Acna di Cengio, vale a dire l’esenzione dalle previsioni della cosiddetta legge Fornero.

Gli ordini del giorno sono stati inviati oggi in anticipo agli organi di informazione (BrindisiReport.it ne effettua una riepilogo in questo articolo ma ne allega in calce i testi integrali mettendoli a disposizione dei lettori), e sono firmati da Mauro D’Attis (Forza Italia), Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune), Antonio Pisanelli (Futuro e Libertà), Roberto Fusco (Sì Democrazia), Ilario Pennetta (Brindisi Avanti Veloce), Massimiliano Oggiano (La Puglia prima di tutto), Giampiero Pennetta (Movimento Regione Salento), Cosimo Elmo (Forza Italia), Pietro Guadalupi (Forza Italia), Pietro Santoro (Forza Italia). Gli ordini del giorno che saranno sottoposti al vaglio ed al voto del consiglio comunale riguardano rispettivamente “Ambiente e Salute”; “Edipower”; “Enel”; “Esenzione legge Fornero”.

Pensione anticipata nell’area Sin - Della richiesta di fondo del testo sulla legge Fornero abbiamo già detto: “In analogia a quanto previsto per i lavoratori dell’Acna di Cengio che i lavoratori delle aziende che insistono su suoli ricadenti nell’area Sin di Brindisi e non ancora bonificati possano, vista l’esposizione a macro e microinquinanti in grado nel tempo di pregiudicare la salute e ridurre l’aspettativa di vita, ottenere la deroga a quanto previsto nella riforma pensionistica Fornero Legge 214 del 22 dicembre 2011 , ovvero accedere al pensionamento con le regole precedenti la riforma Fornero”. Pertanto il Consiglio Comunale impegna “Il Sindaco, la Giunta e i Parlamentari della Provincia di Brindisi a chiedere al Governo l’emanazione di un decreto legge per i lavoratori delle aziende che svolgono le attività in area Sin di Brindisi per derogare a quanto previsto dalla Legge 214 del 22 dicembre 2011 in tema di requisiti per il pensionamento, consentendo loro di ottenere il pensionamento con le regole precedenti all’introduzione di tale legge”.

Parere negativo per il piano Edipower - Nei passaggi-chiave del testo sulla sorte della centrale Edipower A2A si legge che “il Css previsto (combustibile da rifiuti solidi urbani che l’aziende intende utilizzare in co-combustione con il carbone, ndr) è della classe 3.3.2 ai sensi del D.M. 48 del 14 febbraio 2013 , quello tra i Css con il più alto valore di mercurio e cloro e il più basso potere calorifico tra le classi di Css. Per valori superiori del contenuto di mercurio e cloro e più bassi di potere calorifico il materiale perde la qualifica di combustibile e deve essere trattato come rifiuto”; e che “nel progetto si prevede di utilizzare per l’abbattimento di SOx un desolforatore a secco con il quale le emissioni di SOx previste sono non superiori a 150 mg/ Nm3 e quindi di molto superiori ad 80 mg / Nm3 limite di emissione previsto dal decreto di pronuncia di compatibilità ambientale DSA-DEC-2009-1634 del 12 novembre 2009”.

Ma sono solo due delle ragioni elencate in premessa, per impegnare – fatti salvi i livelli occupazionali – “Il Sindaco e la Giunta ad esprimere parere negativo al progetto nel procedimento di richiesta di Via ed Aia DVA-2013-0022561 presentato dalla società Edipower al Ministero dell’Ambiente relativo al progetto di Co-Combustione carbone/Css Combustibile", considerando non accettabile il piano di revamping della centrale presentato dall’azienda.

Ridurre il carbone e gas entro il 2020 - Sulla questione dell’assetto produttivo della centrale di Enel Cerano, l’ordine del giorno relativo, dopo una nutrita premessa, osserva che “ il Sindaco del Comune di Brindisi ai sensi degli articoli 216 e 217 del Regio decreto del 27 luglio 1934, n. 1265, può formulare per l’impianto specifiche prescrizioni intese a salvaguardare la salute dei cittadini anche in via precauzionale”, e che “occorre addivenire ad una significativa diminuzione dell’immissione di inquinanti immessi in atmosfera, acqua e suolo per la centrale Enel Federico II attraverso una drastica riduzione del consumo del carbone, l’introduzione di nuove tecnologie e l’avvio della necessaria trasformazione a gas da effettuarsi entro il 2020”.

Pertanto, secondo l’opposizione consiliare il sindaco e la giunta devono chiedere “ai sensi dell’art. 4 comma 4 del Decreto del Ministero dell’Ambiente n.253 del 8 giugno 2012 il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con decreto DVA_DEC-2012-0000253 dell’8 giugno 2012 per la Centrale Enel Federico II al fine di addivenire ad una significativa diminuzione dell’immissione di inquinanti, polveri comprese, immessi in atmosfera, acqua e suolo, attraverso la drastica riduzione del consumo del carbone, l’introduzione di nuove tecnologie, ed un cronoprogramma per la conversione della centrale a gas e la valutazione del danno sanitario che Arpa ed Ares ai sensi della legge 21/2012 stanno elaborando”.

Fondi dai ministeri per indagini sul danno sanitario - Più lungo e articolato l’elenco degli obiettivi e delle decisioni da adottare nell’ordine del giorno su Ambiente e Salute. Eccone la sintesi (rimandando sempre al testo integrale in allegato per una più puntuale informazione), ricordando che a conclusione di ogni ordine del giorno si propone la formazione di un gruppo di lavoro e monitoraggio formato da sindaco, presidente del consiglio comunale e da sei consiglieri (tre della maggioranza e tre dell’opposizione), supportati da tecnici qualificati, per la predisposizione delle azioni necessarie.

L’ordine del giorno, sul versante ambientale e sanitario, impegna il consiglio comunale a “promuovere la sottoscrizione di un ‘Accordo per l’ambiente e la salute per Brindisi’ con i Ministeri della Salute e dell'Ambiente e la Regione Puglia attraverso il quale definire le risorse economiche con le quali le strutture pubbliche preposte al controllo ambientale e sanitario (Asl, Arpa, Ispra) potranno ricercare eventuali correlazioni tra processi produttivi, emissioni degli insediamenti e valutazione del danno sanitario, per poter fornire ai cittadini e ai lavoratori dei territori interessati, tutte le garanzie e le sicurezze di tutela della salute e poter pretendere dalle aziende, ove ritenuto necessario, ulteriori innovazioni ed adeguamenti dei cicli produttivi”.

Un reparto di medicina del lavoro - Poi, a promuovere l’impegno delle Istituzioni locali, delle associazioni di categoria e delle aziende energetiche ad accettare la nuova sfida delle risultanze dello studio ‘Sentieri’ recentemente approvato dal Parlamento italiano; di “ritenere indispensabile, per le motivazioni su esposte, dopo che da oltre 15 anni non esiste più un reparto di medicina del lavoro essenziale per poter monitorare e salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini, istituire presso la Asl di Brindisi, nel Dipartimento di Prevenzione attraverso il potenziamento del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro, un Centro Provinciale per la sorveglianza sulla salute dei cittadini per determinare gli effetti correlati o correlabili agli inquinanti ambientali e far sì che tale studio comprenda anche la sorveglianza degli ex-esposti ai cancerogeni impiegati nella nostra area (amianto, benzene e Cvm).

Bonifiche, restituzione dei fondi da parte del governo - Il consiglio è impegnato dall’ordine del giorno anche a “promuovere un’azione diretta all'ottenimento, da parte del Governo, di tutte le risorse necessarie al completamento del piano delle bonifiche rimodulando i progetti precedenti, limitando il barrieramento fisico a beneficio della scelta del barrieramento con i pozzi emungenti ed estendendo l'intervento alle aree agricole compromesse a sud di Brindisi”, e ad “attivare comunque ed immediatamente tutte le procedure amministrative al fine di chiamare in giudizio lo Stato per le sue proprie inadempienze nell’attuazione dell’Accordo di programma per le bonifiche dell’area Sin”.

Energia a costi ridotti per le aziende e smart city - Altro passaggio rilevante, quello che impegna il consiglio a “promuovere idonea azione al fine di giungere ad una sensibile riduzione del costo della energia elettrica per le aziende insediate nell’area industriale e per la pubblica illuminazione di proprietà del Comune di Brindisi; a concentrare l’attenzione alla partecipazione da parte del Comune di Brindisi alla nuova programmazione europea 2014-2020 in tema di Smart city, costituendosi capofila di progetti comprensivi anche dei comuni contermini e con il pieno coinvolgimento di tutte le grandi aziende produttrici di energia insistenti sul territorio. A tal proposito intende impegnare il Sindaco a presentare alla discussione del Consiglio comunale un ‘Piano Strategico di Sviluppo e di Azione’ sul tema e che veda lo stesso Comune artefice del proprio destino programmatorio anche sulla zona industriale e sulle aree portuali”.

A Odg Ambiente e Salute unitario rev 1  B Odg Edipower unitario rev 2.

C Odg Enel unitario rev 3   D Odg esenzione Fornero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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