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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Intervento/ Matrimoni a Torre Guaceto: il silenzio colpevole del Wwf

Sarebbe interessante sapere se Torre Guaceto, riserva naturale dello Stato, sia la foglia di fico che viene usata per coprire limitrofe speculazioni o altro, se un oasi protetta debba essere gestita come tale - con conseguenti ferree limitazioni per la sua tutela e valorizzazione - o con spirito mercantile dove tutto può essere concesso in cambio di miserabili "trenta denari" (nel senso letterale del termine)

Sarebbe interessante sapere se Torre Guaceto, riserva naturale dello Stato, sia la foglia di fico che viene usata per coprire limitrofe speculazioni o altro, se un oasi protetta debba essere gestita come tale - con conseguenti ferree limitazioni per la sua tutela e valorizzazione - o con spirito mercantile dove tutto può essere concesso in cambio di miserabili “trenta denari” (nel senso letterale del termine).

Sul sito del consorzio di gestione, nella “pagina” che elenca le attività regolamentate (e quindi plausibili con i principi che regolano una riserva) dell’Oasi di Torre Guaceto vi è una casella vuota. Ora si potrà riempirla con un'altra attività che evidentemente il consorzio di gestione intende prevedere per l’oasi: matrimoni, cresime, comunioni e ricevimenti vari, all’aperto in uno scenario da favola.

L’Oasi di Torre Guaceto è il fiore all’occhiello di questo territorio, ultimo scampolo che ci ricorda ciò era il nostro litorale prima che fosse imbruttito e devastato dalla cementificazione abusiva e da quella lecita senza programmazione nonché dall’industrializzazione. Ed è per questo che nel contempo funge da ricordo e dovrebbe servire anche da monito.

Bandiera pirata sulla torre di Guaceto-2Mimmo Mele appena eletto sindaco aveva sponsorizzato la giornalista Mariella Milani alla carica di presidente del consorzio di gestione ritenendo che fosse la persona giusta per la valorizzazione dell’oasi di Torre Guaceto: sarebbe stata un’ottima testimonial. Non sono state valutate le sensibilità e competenze ambientali, presumibilmente necessarie per tale incarico, ma la notorietà del personaggio famoso, soprattutto nel villaggio Monticelli, per le sue feste ad alto tasso di Vip e come si legge in un articolo di BrindisiReport del 10 agosto 2013 “condannata in via definitiva, con altri, il 23 marzo 2012 dalla Corte di Cassazione a 40 giorni di detenzione e ad una cospicua ammenda per lavori abusivi in zona a vincolo paesaggistico”.

Quindi le caratteristiche ideali, secondo Mele, per imprimere ad un oasi naturalistica un nuovo corso, una visione nuova. Ed ecco qui il logico e conseguente risultato, la celebrazione di un bel matrimonio con relativo ricevimento: gazebo vista mare, una insegna a neon indicante da che parte va il vento (della nuova gestione) e ben fissa sull’orlo della scogliera. occultati alla vista degli invitati, però, il mezzo per il servizio catering e il generatore di energia.

C’è da chiedersi se è mai possibile consentire che una riserva naturale dello Stato si metta sullo stesso piano dei già tanti resort, masserie e tenute che hanno fatto dei matrimoni-cresime-battesimi-comunioni una vera e propria industria. Non so se sono io che mi scandalizzo con troppa facilità, se sono un bacchettone o un integralista, penso piuttosto che è cambiata la percezione generale di ciò che dovrebbe essere, o no, lecito e consentito e cosa sia possibile fare in un oasi e cosa in altro. Sicuramente non snaturare la prima facendola diventare una indistinta attività commerciale.

Leggendo la filosofia di Mele sul concetto di valorizzazione (nel caso specifico di Torre Guaceto) c’è veramente da sbigottirsi. Ma non mi meraviglio né di Mele né della Milani, è evidente che agiscono legittimamente in linea con la propria cultura, ma mi pongo il problema di come la pensino gli altri due soci del consorzio: l’amministrazione comunale della mia città, Brindisi, e soprattutto dell’associazione ambientalista Wwf che - in quanto tale e per rispetto e coerenza alle sue tante battaglie in favore della conservazione dell’ambiente - dovrebbe solo vergognarsi di essersi resa complice di una tale anomalia. E, per quanto mi riguarda, non vi sono scuse né prescrizioni che tengano.

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