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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Nof: "Il comandante è andato oltre"

BRINDISI - Dopo l'ennesima bocciatura per il progetto di Brindisi Lng, che si è vista respingere dal Comitato tecnico regionale Puglia la domanda di concessione del Nulla osta di fattibilità (Nof), sta destando polemica la decisione del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi di puntualizzare come invece la posizione dei tecnici del Corpo, presenti sia nel gruppo di lavoro che ha svolto l'istruttoria a Brindisi, che nello stesso Ctr (che a quanto pare ha capovolto - a maggioranza - anche le conclusioni cui era giunto il gruppo di lavoro stesso), fosse stata favorevole alla concessione del Nof sulla base dello Studio preliminare di sicurezza presentato da Brindisi Lng. Dopo aver pubblicato la nota dell'ing. Carlo Federico, pubblichiamo perciò anche quella delle associazioni ambientaliste del fronte del no al rigassificatore.

BRINDISI - Dopo l'ennesima bocciatura per il progetto di Brindisi Lng, che si è vista respingere dal Comitato tecnico regionale Puglia la domanda di concessione del Nulla osta di fattibilità (Nof), sta destando polemica la decisione del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi di puntualizzare come invece la posizione dei tecnici del Corpo, presenti sia nel gruppo di lavoro che ha svolto l'istruttoria a Brindisi, che nello stesso Ctr (che a quanto pare ha capovolto - a maggioranza - anche le conclusioni cui era giunto il gruppo di lavoro stesso), fosse stata favorevole alla concessione del Nof sulla base dello Studio preliminare di sicurezza presentato da Brindisi Lng. Dopo aver pubblicato la nota dell'ing. Carlo Federico, pubblichiamo perciò anche quella delle associazioni ambientaliste del fronte del no al rigassificatore.

Il Comitato Tecnico Regionale non ha, quindi, concesso il nulla osta di fattibilità per la realizzazione del rigassificatore a Brindisi. Un ostacolo che si aggiunge ai tanti accadimenti che contrastano la costruzione dell’impianto: dalla sospensione amministrativa dell’autorizzazione al sequestro penale del cantiere, dall’impugnazione del parere postumo della Commissione ministeriale Via al processo per reati di corruzione e abusi ambientali, dalla opposizione della stragrande maggioranza dei cittadini alle scelte degli Enti locali e della Regione Puglia, dai procedimenti giudiziari in corso dinanzi alla giustizia amministrativa alle richieste di confisca della “colmata” e di atti interdittivi avanzate dal pm nel citato processo penale.

La decisione del Ctr è in linea con tutte le valutazioni degli organi tecnici locali e della Regione Puglia (particolarmente significative si appalesano le considerazioni sulla incompatibilità e la pericolosità dell’impianto formulate nel documento di scoping e del Documento preliminare programmatico per il Pug approvato dal consiglio comunale di Brindisi). Non si comprende allora l’ostentato turbamento della società progettatrice a fronte della decisione del Ctr. Una irritata reazione che per la sua chiusura alla logica dei fatti e al comune buon senso si commenta da sé. Un atteggiamento che continua a bloccare i programmi di sviluppo economico della città largamente incentrati sul porto e giustifica le tante richieste di risarcimento in favore della collettività avanzate in sede di processo penale.

Ma la “sconcerto” della Brindisi Lng dimostra inconfutabilmente che avevamo ragione quanti avevano affermato che il proposito della British Gas di rinunciare al progetto, sbandierato a destra e manca, non era altro che uno specchietto per le allodole nel quale purtroppo più di qualcuno era caduto. Una manovra rivolta a suscitare consensi e a influenzare gli organi politici, amministrativi e giudiziari chiamati nelle competenti sedi a pronunciarsi sulla vicenda.

Costituisce poi motivo di sorpresa l’intervento del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi Carlo Federico il quale, secondo quanto riportato da organi di stampa si sarebbe avventurato in una analisi personale e discutibile del voto espresso dal Ctr, e avrebbe reso la seguente dichiarazione: «la mancata concessione del nulla osta di fattibilità alla Brindisi Lng non è indice di incompatibilità con l’assetto cittadino. Anzi tecnicamente non vi sarebbe nessuna difficoltà tecnica a realizzare il rigassificatore».

Una sortita impropria da parte di un dirigente di un ufficio tecnico che, per il suo ruolo, non dovrebbe dare alle pronunce degli organi rientranti nella sfera delle sue competenze interpretazioni diverse da quelle istituzionalmente stabilite dalla legge. E non vi è dubbio che la non concessione del Nof implica, alla luce della normativa in materia, un riscontrato difetto delle prescritte garanzie di sicurezza. Una esternazione della quale ci sfuggono i motivi, a nostro avviso imprudente perché tale da poter dar luogo a commenti e critiche che sarebbe stato saggio, se non doveroso, evitare.

È vero, il comandante dei Vigili del Fuoco ha successivamente emesso un comunicato-stampa precisando che «non ha mai inteso esprimere giudizi in relazione all’operato delle Amministrazioni e/o Enti facenti parte del Comitato Tecnico Regionale … né tanto meno nei confronti dei relativi rappresentanti». Ed ha poi fatto un giornalistico resoconto (chissà perché) della riunione. Ciò che però a noi sembra mancare in quel comunicato è la specifica smentita o correzione della citata dichiarazione secondo la quale «la mancata concessione del Nof» non sarebbe «indice di incompatibilità con l’assetto cittadino». Una affermazione che, se non rimossa, risulterebbe infondata e inopportuna.

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