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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente

"Pronti al ricorso su Campo Aquila"

BRINDISI - “Abbiamo trasmesso in data odierna formale istanza di riesame in autotutela indirizzata al direttore generale per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, Mariano Grillo, relativamente al decreto di esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale relativo al progetto 'Attività di sostituzione della nave Firenze Fpso preordinate alla ripresa di attività concernenti la coltivazione dei pozzi del campo Aquila, ubicato nell'off-shore Adriatico a circa 40 km ad est dalla costa pugliese di Brindisi' presentato da Eni”. L'annuncio arriva dall'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro.

BRINDISI - “Abbiamo trasmesso in data odierna formale istanza di riesame in autotutela indirizzata al direttore generale per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, Mariano Grillo, relativamente al decreto di esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale relativo al progetto 'Attività di sostituzione della nave Firenze Fpso preordinate alla ripresa di attività concernenti la coltivazione dei pozzi del campo Aquila, ubicato nell'off-shore Adriatico a circa 40 km ad est dalla costa pugliese di Brindisi' presentato da Eni”. L'annuncio arriva dall'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro.

Ma era stata la Provincia di Brindisi, a metà dicembre, a contestare minuziosamente lo Studio di impatto ambientale presentato da Eni per l'istanza di sottomissione a Via dell'operazione a Campo Aquila, dove il gruppo energetico pubblico ha intenzione di riattivare le attività estrattive dei pozzi 2 e 3 del sito offshore. La Provincia di Brindisi di Brindisi - vedi nota in allegato inviata, tra gli altri, al Ministero dell'Ambiente e alla stessa Regione Puglia, aveva concluso pronunciandosi per la necessità di sottoporre a Valutazione di impatto ambientale il progetto, ritenendo che sussistano problemi sia di emissioni in atmosfera, che di aumento della concentrazione di idrocarburi in mare, che di impatto su flora e fauna marine. Il parere era stato firmato dal commissario straordinario Cesare Castelli e dal dirigemnte del Settore Ambiente ed ecologia, Pasquale Epifani.

“Riteniamo lacunoso e parziale il lavoro di valutazione effettuato dalla Commissione Tecnica del Ministero, soprattutto in relazione ai rilevanti e negativi impatti ambientali connessi alla ripresa delle attività di coltivazione dei pozzi del Campo Aquila. La documentazione presentata dalla società proponente - afferma anche l'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro -  non evidenzia con il dovuto dettaglio le conseguenze delle operazioni previste sulla fauna marina adriatica. Come già abbiamo fatto in altri casi, manifestando la nostra contrarietà anche in sede giurisdizionale, siamo pronti, in mancanza di un concreto riscontro alla richiesta entro 15 giorni, a proporre ricorsi ordinari e straordinari che puntino ad annullare il decreto”.

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