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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Rigassificatore: parte l'iter per il ricorso al Tar, il Comune ha scelto anche gli avvocati

BRINDISI - La decisione era stata presa già un paio di mesi fa, durante un Consiglio comunale. Adesso, è già partito l'iter burocratico con la nomina degli avvocati: il Comune di Brindisi ha già avviato le pratiche per la presentazione del ricorso al Tar contro il decreto sul parere della Commissione Via sul rigassificatore, firmato dai ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali. E con una delibera della giunta sono stati anche individuati i due avvocati che seguiranno la vicenda dal punto di vista legale, e si tratta dell'avvocato Mario Sanino del Foro di Roma e dell'avvocato Lorenzo Durano del Foro di Brindisi.

BRINDISI - La decisione era stata presa già un paio di mesi fa, durante un Consiglio comunale. Adesso, è già partito l'iter burocratico con la nomina degli avvocati: il Comune di Brindisi ha già avviato le pratiche per la presentazione del ricorso al Tar del Lazio contro il decreto sul parere della Commissione Via sul rigassificatore, firmato dai ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali. E con una delibera della giunta sono stati anche individuati i due avvocati che seguiranno la vicenda dal punto di vista legale, e si tratta dell'avvocato Mario Sanino del Foro di Roma e dell'avvocato Lorenzo Durano del Foro di Brindisi.

Saranno loro, insomma, ad occuparsi degli interessi dell'Amministrazione per l'impugnazione del decreto datato 1 luglio 2010. Il sindaco Domenico Mennitti lo aveva più volte affermato, ribadendolo anche nel corso della manifestazione ambientalista dello scorso 19 giugno: "Troppe sono le prescrizioni (51, ndr) su quel Decreto. Porteremo avanti la battaglia contro la realizzazione dell'impianto, adottando tutti gli strumenti in nostro possesso".

E dicendo questo, chiese al Consiglio comunale il sostegno affinchè il Comune di Brindisi presentasse ricorso al Tar contro il Decreto, esattamente come stanno facendo la Regione e la Provincia (che ha sciolto le ultime riserve in un Consiglio monotematico tenutosi alla fine di agosto). Proprio su un'illegittimità procedurale sin dall'inizio, l'autorizzazione in assenza di Via che quindi non andava sospesa -come è avvenuto nel 2007 - ma revocata, oltre che sulla contrarietà degli enti, sulle anomalie di una vicenda tormentatissima che riguarda un'area (Capo Bianco) oltretutto ancora sotto sequestro giudiziario, e sulle già citate infinite prescrizioni, si concentreranno gli avvocati designati dal Comune per opporsi ad un Decreto che invece sembra rappresentare una svolta per la realizzazione di uno degli impianti più discussi della storia brindisina.

Nella relazione del settore affari legali del Comune, a seguito della quale la Giunta delibera l'impugnazione del Decreto, è ricostruita tutta la vicenda a partire dal 2003, da quando cioè il Ministero delle Attività Produttive autorizzò la realizzazione di un impianto di rigassificazione in località Capo Bianco. In particolare, si fa riferimento anche alla Conferenza dei Servizi del 7 marzo 2007, in cui Comune e Provincia - nettamente contrari al rigassificatore - ritennero opportuno farsi rappresentare legalmente da un unico esperto di chiara fama in materia di diritto amministrativo, rivolgendosi proprio all'avvocato Sanino.

Nell'ottobre 2007, fu proprio il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con quello dell'Ambiente, ad emettere il decreto di sospensione dell'autorizzazione ottenuta quattro anni prima dalla Lng. La società presentò ricorso al Tar, impugnando la decisione di sottoporre l'impianto a procedura di Via. Ma è stato dopo la Valutazione di Impatto Ambientale, e la pubblicazione del Decreto sul sito ministeriale, che il Comune - come gli altri due enti - ha deciso di ricorrere nuovamente alle aule del tribunale.

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