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Martedì, 23 Aprile 2024
Ambiente

Smart City, Brindisi può riprovarci

BRINDISI - Si ritorna a parlare di “Smart City” (città intelligente, città virtuosa). Brindisi che nel marzo del 2011 si era lasciata sfuggire un’occasione così importante come lo era quella di candidarsi al progetto europeo nello sviluppo della rete intelligente.

BRINDISI - Si ritorna a parlare di “Smart City” (città intelligente, città virtuosa). Brindisi che nel marzo del 2011 si era lasciata sfuggire un’occasione così importante come lo era quella di candidarsi al progetto europeo nello sviluppo della rete intelligente, lasciando che fosse Bari, senza perdere tempo, a firmare l’accordo con Enel, oggi probabilmente potrebbe avere la possibilità di affrontare di nuovo la questione per realizzare un nuovo modello di città sostenibile, ossia una Smart city.

Non poteva essere occasione migliore quella del seminario, organizzato dal Ditne (Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia), che ha sede in Cittadella della Ricerca, e da PromoBrindisi che si terrà il prossimo 8 novembre presso la Camera di Commercio di Brindisi, dove verrà presentato il bando “Living Labs Smart Puglia 2020”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

BrindisiReport.it aveva già affrontato la questione delle Smart Cities, mettendo in evidenza che la città era rimasta fuori da tale progetto per motivi sconosciuti. Eppure non è che non avesse le carte in regola per parteciparvi. Non è certo possibile dimenticare l’esistenza a Brindisi di tre centrali termoelettriche come quelle di Enel, Edipower e Enipower, considerate tra le più importanti d’Italia e non è assolutamente accettabile che non si riesca a gestire come si deve un porto naturale come quello brindisino.

Stando a questo, si potrebbe pensare che Brindisi non utilizzi il rapporto con le sue centrali per coltivare il futuro della città, con la stessa Enel, per esempio, che tempo addietro appoggiò Bari e il sindaco Emiliano in questo progetto. Così come è incomprensibile che l’Autorità Portuale non abbia preso in considerazione “Porto Verde”, un percorso di ambientalizzazione dei porti.

Per chi non lo sapesse, essere una Smart City non significa altro che poter coniugare una serie di elementi, in grado di condurre la città verso un reale sviluppo sostenibile inteso in termini di crescita di modelli urbani più integrati ed incisivi, di gestione strategica delle risorse naturali; di nuovi modelli di mobilità; di migliore qualità della vita e di valorizzazione attiva della popolazione con particolare attenzione agli anziani.

In base a questo il Ditne - si legge nel comunicato - si propone come soggetto facilitatore nell’individuazione, nella progettazione e nella realizzazione da parte delle comunità interessate, di quelle soluzioni Smart, in particolare nel settore dell’energia in cui la Regione Puglia risulta essere tra le regioni che, a livello europeo, costituiscono un esempio sia per le tematiche legate alle Smart Cities sia per la partecipazione attiva della comunità nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni innovative.

L’obiettivo del bando Living Labs è creare una città che operi nell’innovazione, trasferendo la ricerca dai laboratori alla vita reale, dove i cittadini e gli utenti possano diventare essi stessi “co- sviluppatori”.

Al seminario, organizzato in collaborazione con la Regione e con il patrocinio del Distretto Produttivo pugliese “La nuova energia”, interverranno Alfredo Malcarne, presidente della Camera di Commercio di Brindisi, Francesca Alessandra Iacobone, presidente del Ditne, Giuseppe Bratta, presidente del Distretto Produttivo pugliese sopra citato, Loredana Capone, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Eva Milella, presidente Arti Puglia e Sonia Rubini, presidente di PromoBrindisi. A seguire ancora Francesco Surico, Dirigente Divisione Consulenza e Assistenza Tecnica di InnovaPuglia e Adriana Agrimi, dirigente servizio e ricerca industriale della Regione Puglia.

Insomma, si tratta di un’occasione importante per Brindisi. Sarebbe opportuno, per questo, che partecipassero anche gli amministratori locali, il sindaco Mimmo Consales e magari il presidente dell’Autorità Portuale Haralambides. La loro presenza sicuramente servirebbe per rispondere a una domanda. Mentre il mondo è orientato verso l’innovazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile, Brindisi resta a guardare o agisce, lavorando anche essa in questo senso? Una Smart City ha bisogno soprattutto di essere guidata da una politica lungimirante.

 

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