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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ambiente Carovigno

Specchiolla, va in scena l'ecomostro

SPECCHIOLLA (Carovigno) – Una grande colata di massi e di cemento, la pietra tombale per Specchiolla. Un’opera di cui non vi è alcuna necessità, con i progetti in corso a Savelletri e Villanova, e con quello realizzato già a Brindisi. Ma l’amministrazione di Carovigno vuole il suo porto turistico, ed è pronta a sacrificare la scogliera, l’insenatura principale ed altre due successive per incrementare gli affari di qualche operatore. Perché il territorio non ha bisogno di un’opera simile, ma solo di opere di risistemazione del verde, di pulizia del litorale, di una minore circolazione di auto e di un freno alla speculazione che sta costellando tutta la fascia costiera di Carovigno di decine di costruzioni, residence, hotel.

SPECCHIOLLA (Carovigno) – Una grande colata di massi e di cemento, la pietra tombale per Specchiolla. Un’opera di cui non vi è alcuna necessità, con i progetti in corso a Savelletri e Villanova, e con quello realizzato già a Brindisi. Ma l’amministrazione di Carovigno vuole il suo porto turistico, ed è pronta a sacrificare la scogliera, l’insenatura principale ed altre due successive per incrementare gli affari di qualche operatore. Perché il territorio non ha bisogno di un’opera simile, ma solo di opere di risistemazione del verde, di pulizia del litorale, di una minore circolazione di auto e di un freno alla speculazione che sta costellando tutta la fascia costiera di Carovigno di decine di costruzioni, residence, hotel.

Ricettività che dovrebbe avvalersi della risorsa mare, ma è proprio quella che questo progetto, per fortuna solo preliminare, colpisce ancora una volta al cuore. Basta verificare in che condizioni è la costa di Carovigno per rendersi conto che sono ben altri gli interventi necessari, a partire da un freno alle costruzioni entro i 300 metri dal mare che continuano in località come La Nostra Famiglia, diventata una propaggine altrettanto grande di Santa Sabina.

Né la riserva di Torre Guaceto può sopportare in estate l’invasione di migliaia di persone ogni giorno, che vi si riversano da decine di villaggi, campeggi e residence situati proprio in territorio di Carovigno, dove ogni spiaggia e spiaggetta è stata oramai privatizzata senza che gli ambientalisti scesi in campo per la vicenda del depuratore, opera sì utile e necessaria, abbiano detto una sola parola contro la sottrazione al libero uso di ogni centimetro di sabbia. E adesso la colata di cemento in mare e su una scogliera che è stata deturpata da altri interventi, ma non compromessa in maniera irrimediabile.

Contro il progetto del porto turistico a Specchiolla vi sono ragioni paesaggistiche, che non possono essere superate solo dal parere del Comune interessato, ma richiedono l’intervento immediato della Regione Puglia, oltre che della Capitaneria di Porto e del Genio civile opere marittime e degli altri enti che sarebbero coinvolti nel procedimento. La Regione Puglia non deve concedere la Valutazione di impatto ambientale favorevole, anche perché le opere comprometterebbero le propaggini delle estensioni di Posidonia oceanica che trovano da Specchiolla sino al vicinissimo confine della riserva marina di Torre Guaceto.

Nelle acque il cui equilibrio sarebbe sconvolto dai bracci, dai moli e dalle catenarie del porto, esistono alcune specie di nudibranchi protette. Infine il rischio tutt’altro che labile di sconvolgimento della situazione a ridosso della riserva marina, con un aumento netto del traffico di imbarcazioni a motore, alla luce dei già frequenti sconfinamenti attuali. Non è pensabile, sia dal punto di vista urbanistico - ambientale, che  economico e turistico, che lungo le coste italiane ogni comune rivierasco costruisca nuovi approdi.

Ma non la pensa così il sindaco di Carovigno, Vittoria Zizza, che ieri l’altro alla presentazione del progetto preliminare, presenti anche amministratori del Comune di S.Vito dei Normanni, ha dichiarato all’unica testata giornalistica presente, Tele Radio Città Bianca, che “l’idea di sviluppo per la città di Carovigno è quella del turismo, e che il porto di Specchiolla è essenziale per parlare di città turistica”. Zizza ha però preliminarmente dichiarato al collega che lo intervistava di essere consapevole “che dobbiamo scalare delle montagne” per raggiungere l’obiettivo. Nel caso di Specchiolla, potrebbero essere quelle che opporrà la Regione Puglia a questo investimento “pubblico – privato”.

Ora ci si attenderebbe una mobilitazione ambientalista come quella contro il depuratore di Bufalaria, rivolta anche contro il braccio di cemento che partirebbe vero il largo dalla punta della ex “Pagoda”, e il gigantesco molo foraneo a mezzaluna di fronte alle insenature, e tutti i moli e le catenarie, i corpi morti sparsi su un fondale dove si trovano ancora organismi sempre più rari, le scogliere trasformate in banchine. Tra molti cittadini cresciuti sin da bambini a Specchiolla si parla già di ecomostro. E si prepara la reazione civile al progetto.

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