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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente Carovigno

Specchiolla, appello alla Barbanente

CAROVIGNO – Sul caso del progetto di porto turistico che imprigionerebbe per sempre le insenature rocciose della borgata costiera di Specchiolla, ancora allo stadio preliminare, si continua a discutere. E dopo la presentazione dello studio il 21 marzo scorso presso il ristorante Il Timone, proprio a Specchiolla, da parte dell’amministrazione comunale di Carovigno, questa volta è la Federazione della Sinistra che chiama tutti gli oppositori dell’operazione ad incontrarsi, ma la data è a ridosso dell’estate: quella del 28 maggio prossimo alle 18.30 nella sala del castello di Carovigno. Era però il primo giorno libero nell’affollatissima agenda dell’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, e comunque l’appuntamento è importante e resta agli atti della vicenda.

CAROVIGNO – Sul caso del progetto di porto turistico che imprigionerebbe per sempre le insenature rocciose della borgata costiera di Specchiolla, ancora allo stadio preliminare, si continua a discutere. E dopo la presentazione dello studio il 21 marzo scorso presso il ristorante Il Timone, proprio a Specchiolla, da parte dell’amministrazione comunale di Carovigno, questa volta è la Federazione della Sinistra che chiama tutti gli oppositori dell’operazione ad incontrarsi, ma la data è a ridosso dell’estate: quella del 28 maggio prossimo alle 18.30 nella sala del castello di Carovigno. Era però il primo giorno libero nell’affollatissima agenda dell’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, e comunque l’appuntamento è importante e resta agli atti della vicenda.

Del progetto continua a sapersi molto poco, almeno per quanto riguarda due aspetti fondamentali: la dotazione finanziaria e l’iter autorizzativo. Nel primo caso il sindaco Vittorio Zizza ha parlato di una combinazione tra investimento pubblico e privato. L’investimento privato potrebbe anche essere dietro l’angolo, ma quello pubblico sembra alquanto improbabile non trattandosi di un obiettivo di primaria necessità per il territorio. La Regione Puglia ha già investito in questi ultimi anni per i porti di Savelletri e Villanova, per la loro riconversione (parziale per Savelletri, totale per Villanova) alla nautica da diporto, e per l’aumento delle dotazioni del Marina di Brindisi.

Sembra improbabile che la Regione possa prendere in considerazione, dal solo punto di vista dei servizi al diporto nautico, un altro approdo a Carovigno - Specchiolla dopo averne bocciati altri altrove, e soprattutto a ridosso, questione di un solo miglio e anche meno, del confine nord-ovest della riserva marina di Torre Guaceto. Qui si entra nel campo dell’impatto ambientale del porto, sia sulla biocenosi delle acque e dei fondali di Specchiolla, sia sul paesaggio costiero, sia sui bisogni sociali (disponibilità di accesso e luoghi aperti alla libera balneazione).

I due specialisti che hanno lavorato al progetto preliminare, gli ingegneri Paolo De Girolamo (ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime all’Università dell’Aquila) e Paolo Sammarco (Università di Roma Tor Vergata), ovviamente non hanno preso ancora in considerazione uno Studio di impatto ambientale, né risultano avvii di percorsi autorizzativi, né presso la Regione Puglia, né presso uno dei tanti enti con competenza in materia, come la Capitaneria di Porto di Brindisi. E allora perché questo pressing sul progetto, presentato alcuni giorni fa?

Perché intanto la politica cerca anche consensi prima di andare ad attaccare una vera e propria procedura. Ed è quello che sta facendo, si immagina, il sindaco Vittorio Zizza, cercando una sponda negli amministratori (anch’essi di centrodestra) della vicina S.Vito dei Normanni, di cui Specchiolla è sbocco sul mare, ma soprattutto a Carovigno e persino – giura qualcuno – anche all’interno del consiglio di amministrazione del Consorzio di gestione di Torre Guaceto, che sovrintende alla gestione della riserva marina dello Stato e dell’area protetta a terra, a brevissima distanza da Specchiolla. Un sì di quell’organismo sarebbe strategico almeno politicamente, e Zizza ci sta lavorando (il presidente del Consorzio viene designato dal consiglio comunale di Carovigno, il direttore dal Comune di Brindisi, il vicepresidente tocca al Wwf).

Qualcuno maligna che Zizza, al momento, non saprebbe neppure come trovare il gran numero di milioni di euro necessari per realizzare il porticciolo e pagare la redazione di un progetto effettivo, ma in realtà ha sfoderato questa operazione, all’insegna dello slogan di “Carovigno città turistica”, solo per spianarsi la strada alla candidatura (e all’elezione) come senatore, lavoro che ha avuto un passaggio importante nell’organizzazione del congresso provinciale del PdL proprio a Specchiolla (non parteciparono per protesta i delegati della corrente di Alfredo Mantovano). Ma questo è tutto da dimostrare, e gli oppositori dell’operazione porto a Specchiolla non sottovalutano il “potere del cemento”, fortissimo a Carovigno.

Il sindaco oggi però ha molto da fare per sbloccare la vicenda del depuratore circondariale di Bufalaria (da condividere con S. Vito e con S. Michele Salentino), di cui il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, non vuole autorizzare lo scarico nelle acque del Canale Reale, che sfocia proprio a Torre Guaceto. Si è svolta proprio ieri una riunione tecnica che pare abbia portato novità. Resta da vedere se risolutorie. Vi immaginate una borgata dotata di porto turistico ma senza fogna?

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