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Telcom, impianti a trazione solare: pannelli fotovoltaici sul tetto dei capannoni

OSTUNI - Annunciata nelle scorse settimane, la svolta della Telcom di Ostuni verso le fonti rinnovabili è ufficiale. Nascerà sui tetti del principale stabilimento del gruppo (ovvero i capannoni siti nella zona industriale della Città Bianca) un impianto fotovoltaico da 1000 Kw. La conferma arriva dal presidente della Telcom Spa, Raffaele Casale, che spiega le ragioni della scelta intrapresa. "Stiamo realizzando - sottolinea Casale - un impianto fotovoltaico da un megawatt che consentirà di coprire il 25 per cento del consumo di energia elettrica derivante dalla produzione”.

OSTUNI - Annunciata nelle scorse settimane, la svolta della Telcom di Ostuni verso le fonti rinnovabili è ufficiale. Nascerà sui tetti del principale stabilimento del gruppo (ovvero i capannoni siti nella zona industriale della Città Bianca) un impianto fotovoltaico da 1000 Kw. La conferma arriva dal presidente della Telcom Spa, Raffaele Casale, che spiega le ragioni della scelta intrapresa. "Stiamo realizzando - sottolinea Casale - un impianto fotovoltaico da un megawatt che consentirà di coprire il 25 per cento del consumo di energia elettrica derivante dalla produzione”.

L’ attenzione posta dalla Telcom nei confronti dell’ambiente circostante, manifestatasi già dieci anni fa con l’implementazione di un sistema ISO 14000 (a testimonianza del pieno rispetto di tutte le norme a protezione dell’ambiente), ha portato l’azienda del patron Alfonso Casale alla decisione di intraprendere la strada della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Tali intenzioni sono state sviluppate iniziando e attuando le procedure  per la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza complessiva di 1000 kilowattora totalmente integrato sulla copertura dei capannoni esistenti.

Il funzionamento dell’impianto si basa sullo sfruttamento di una risorsa naturale quale è il sole non comportandone il depauperamento o la modifica delle caratteristiche ambientali in alcuna maniera. “Con la realizzazione dell’impianto – sottolinea Raffaele Casale - si intende conseguire un significativo risparmio energetico e coniugare due tipologie di vantaggi. I primi di carattere ambientale: riduzione delle emissioni di CO2, in base ai dettami comunitari; risparmio di combustibili fossili; bassa vulnerabilità ai cambiamenti climatici in atto impatto acustico inesistente; riutilizzo e recupero di superfici e spazi inutilizzati; accordo tra esigenze architettoniche e la tutela ambientale; riduzione della domanda di picco nei mesi estivi.

"I secondi, di natura economica: disponibilità illimitate -prosegue Casale- e gratuite di energia solare; ricavi derivanti dal conto energia (sistema incentivante introdotto dal governo nazionale, per sviluppare, la tecnologia fotovoltaica, permettendo di ottenere un guadagno dalla produzione di energia elettrica); ricavi derivanti dall’autoconsumo o dalla vendita della produzione in eccesso; ridotte esigenze di manutenzione; riduzione delle perdite dovute alla distribuzione".

"Il principio progettuale utilizzato -dice ancora il presidente di Telcom- è quello di massimizzare la captazione della radiazione solare annua disponibile, dal momento che il conto energia remunera la produzione elettrica attraverso la corresponsione di un incentivo per ogni kWh di energia prodotta per un periodo di venti anni”.

Progettualmente sono state sfruttate tutte le aree di copertura dei capannoni realizzati negli ultimi tempi, per circa 40.000 metri quadrati, nella zona industriale di Ostuni. La produzione di circa 1.400.000 kWh annui da fonte rinnovabile fotovoltaica, contribuirà ai consumi effettuati dall’azienda, che per il solo 2009 hanno raggiunto oltre 5,6 milioni di Kwattora, nella misura di circa il 25%. Oltre ai risparmi diretti per l’azienda, questa scelta strategica consentirà all’intero sistema produttivo dell’energia di italia, di evitare l’immissione in atmosfera di circa 1.500.000 Kg di CO2 all’anno, tanti quanti sarebbero stati necessari per la produzione di un tale quantitativo di energia elettrica utilizzando fonti tradizionali.

La produzione in loco di energia elettrica contribuirà inoltre al risparmio di circa 323 Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) annui. “Un traguardo importante, in perfetta sintonia col filosofia del gruppo: fare industria e produrre su un territorio sensibile, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile. I certificati di qualità ambientale che la nostra azienda vanta, ne sono l’esempio più lampante”.

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