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Tornado, richiesta stato di emergenza

BARI - "La Giunta regionale ha approvato la delibera di richiesta dello stato di emergenza per i territori dei comuni di Taranto e Statte, provvedendo ad erogare in favore del Comune di Statte la somma di 400mila euro, di cui 300mila euro per provvedere alle prime necessità e 100mila euro per avviare le attività di disinquinamento dall'amianto". Lo comunicano il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola e gli assessori alla Protezione civile Fabiano Amati, al Bilancio Michele Pelillo e all'ambiente Lorenzo Nicastro, relatori del provvedimento sulle conseguenze della violenta tromba d'aria scatenatasi mercoledì scorso in quei territori.

BARI - "La Giunta regionale ha approvato la delibera di richiesta dello stato di emergenza per i territori dei comuni di Taranto e Statte, provvedendo ad erogare in favore del Comune di Statte la somma di 400mila euro, di cui 300mila euro per provvedere alle prime necessità e 100mila euro per avviare le attività di disinquinamento dall'amianto".  Lo comunicano il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola e gli assessori alla Protezione civile Fabiano Amati, al Bilancio Michele Pelillo e all'ambiente Lorenzo Nicastro, relatori del provvedimento sulle conseguenze della violenta tromba d'aria scatenatasi mercoledì scorso in quei territori.

"Ringraziamo i dirigenti e funzionari dei rispettivi assessorati, che ci hanno consentito di presentare ed adottare già oggi il provvedimento, in anticipo rispetto all'impegno che ieri era stato assunto con il sindaco di Statte. Siamo consapevoli, tuttavia, che le somme erogate non saranno sufficienti per riportare all'ordinario la vita della città - hanno detto Vendola e gli assessori - ma ogni e più puntuale provvedimento potrà essere adottato dopo una dettagliata stima dei danni e con la collaborazione più che necessaria del governo nazionale, a cui oggi abbiamo chiesto l'emanazione dell'ordinanza sullo stato di emergenza".

Il provvedimento approvato oggi è dotato della particolare destinazione di una quota del finanziamento (10omila euro) alla speciale attività di bonifica del territorio dal cemento amianto, considerato che Statte si ritrova a dover fare i conti con le conseguenze della distruzione di manufatti realizzati in quel materiale, oltre alla spaventosa distruzione o danneggiamento di un numero elevato di beni immobili e mobili, di natura pubblica e privata.

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