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Torre Guaceto: "Nella zona di tutela integrale bagni proibiti e capanne sulla spiaggia"

Torre Guaceto: "Nella zona di tutela integrale bagni proibiti e capanne sulla spiaggia"

TORRE GUACETO - Nella zona A di Torre Guaceto, quella di riserva integrale dove è proibito persino fare il bagno (salvo pagare, per partecipare alle uscite di snorkeling o alle immersioni guidate con autorespiratore), ognuno fa un pò come gli pare. Una situazione documentata dai volontari del Wwf, associazione che assieme ai Comuni di Carovigno e Brindisi fa parte del Consorzio di gestione della riserva marina e terrestre dello Stato.  E sulla base di queste constatazioni inoppugnabili, lo stesso Wwf ha inviato una lettera al Consorzio per chiedere provvedimenti adeguati, ma senza colpevolizzare chi viola i confini dell'area di tutela integrale.

L'area in questione è quella che comprende le isolette a sud-est della torre aragonese. La spiaggia antistante è diventata rifugio e pertinenza di vari gruppi di persone che violano i regolamenti della riserva, e che hanno quasi eletto dimora costruendosi anche piccoli rifugi improvvistati. "Come ogni anno segnaliamo  al Consorzio di gestione di Torre Guaceto  alcune anomalie che si verificano  puntualmente con l’arrivo della stagione balneare nella zona A dell’Area Marina Protetta. E’ necessario - scrive la presidente del WWf di Brindisi, Federica Di Pierro - ricordare che tale sito racchiude grandi diversità di habitat e paesaggi e proprio questa diversità consente varie modalità di fruizione, che concilino il divertimento e il piacere di una passeggiata in natura con la sensibilizzazione della conoscenza e del rispetto della stessa".

"Per questo motivo, con D.M. del 4/12/91 l’area è stata suddivisa in tre zone A,B,C, con diverso grado di protezione. La zona A, è quella su cui oggi è concentrata l’attenzione degli attivisti dell’Associazione del WWF di Brindisi in quanto possiamo osservare la presenza di bagnanti che, oltre a violare il regolamento dell’area attraverso continue immersioni raccogliendo materiale di flora e fauna marina,  per ripararsi dal sole hanno costruito anche delle piccole capanne con rami e tronchi e materiali vari rinvenuti  sulla spiaggia. Sappiamo anche che - denuncia il Wwf - raggiungere la zona A è abbastanza difficoltoso, siamo certi che si tratti di veri amanti della natura e che quindi  opportunamente informati ed educati , avrebbero sicuramente comportamenti idonei al luogo evitando di praticare le attività che risultano in aperto contrasto con il diritto di tutela dell’area".

"Ad onor del vero la realtà è che manca un’adeguata  cartellonistica, o perlomeno quella posizionata dal Consorzio di Gestione non è sufficiente ed è mal allocata al punto tale da non essere sufficientemente  visibile al fine di rendere palesi le prescrizioni dell’area ed informare  quelle persone, che pur rispettose delle regole, non sanno come seguirle mentre, i depliants informativi, seppur esistenti non vengono distribuiti a sufficienza presso la suddetta zona A", prosegue la lettera.

"Il Wwf di Brindisi chiede a tutti  cittadini volenterosi di informarsi sulle regole vigenti nelle aree di Torre Guaceto  prima di visitarla, e alla Capitaneria di Porto di effettuare quei controlli utili per prevenire quei rischi di degrado che vedono il loro picco nei mesi di luglio e agosto. L’oasi di Torre Guaceto è una ricchezza infinita per il nostro territorio alla quale il Wwf ha dedicato tutti i suoi impegni ed è una carta vincente per il turismo, un museo a cielo aperto, un’ opera d’arte della natura dove c’è bisogno di grande rispetto, lo stesso che si pratica nelle visite ai musei o nell’ammirare un quadro  riconoscendo a tanta bellezza anche tanta fragilità  per godere appieno delle sue peculiarità".

"Gli attivisti del Wwf - conclude la lettera - per dimostrare che quanto scritto risponde al vero hanno scattato delle foto. Attendiamo, speriamo a breve, l’intervento di coloro che riterranno doveroso non far cadere nel vuoto il nostro contributo".

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