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Trivelle: Tar boccia, il Mattm non lo sa

BARI - Questa mattina l’assessore regionale alla Qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro, ha interrogato il Ministero dell’Ambiente per conoscere quali siano, secondo il ministero stesso, i pareri ambientali allo stato efficaci, inerenti progetti di ricerca di idrocarburi al largo delle coste della Regione Puglia. La nota si è resa necessaria perchè, secondo l'assessore NIcastro, il Mattm non si è reso conto che tutti i decreti di Via concessi alla Northern Petroleum sono stati affondati dal Tar di Lecce.

BARI - Questa mattina l’assessore regionale alla Qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro, ha interrogato il Ministero dell’Ambiente per conoscere quali siano, secondo il ministero stesso, i pareri ambientali allo stato efficaci, inerenti progetti di ricerca di idrocarburi al largo delle coste della Regione Puglia. La nota si è resa necessaria perchè, secondo l'assessore NIcastro, il Mattm non si è reso conto che tutti i decreti di Via concessi alla Northern Petroleum sono stati affondati dal Tar di Lecce.

"In questi giorni- spiega l’assessore- ho acquisito, per il tramite degli uffici, tutti i dati relativi alle valutazioni di compatibilità ambientale ministeriali inerenti i permessi di ricerca idrocarburi dai quali risulterebbero, a parere del ministero, ancora efficaci le autorizzazioni rilasciate alla società Northern Petroleum per i permessi di ricerca denominati d60FR_NP e d61FR-NP, già sospesi dal Tar Lecce dapprima in via cautelare nel 2010 e poi con sentenza di merito nel luglio del 2011, a seguito della proposta impugnativa da parte della Regione Puglia.

"Sarà necessario attendere la risposta del Ministero dell’Ambiente - continua l’assessore- ma siamo certi che si tratti di una svista, di una mancata comunicazione, atteso, tra l’altro, che la società ha già ripresentato le istanze di richiesta di compatibilità ambientale. Abbiamo verificato, inoltre, con il supporto della Capitaneria di porto, che le navi transitate nei giorni scorsi al largo delle coste pugliesi con le trivelle a rimorchio, non erano destinate ai nostri mari, ma a quelli calabresi".

"L’interesse alla ricerca di petrolio nel mare italiano e, in particolare, al largo delle coste pugliesi non è più un mistero e numerose sono le società avanzano proposte in merito. Continueremo a vigilare e a sostenere le nostre ragioni di contrarietà - ha concluso Nicastro - per salvaguardare il nostro bene comune, il nostro ambiente, le nostre attività economiche, la nostra gente che sul mare e nel mare pulito prosperano da anni.”

La nota della Regione al ministero

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