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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Asfalto maledetto: due giovani vite spezzate e quattro feriti in ospedale

MONTALBANO - Sull’asfalto il dramma atroce: due ragazzini, deceduti quasi subito, senza neppure lasciare speranza agli operatori del Servizio 118 accorsi sul posto. Attorno lo strazio: la disperazione dei loro genitori, una mamma che urla la sua rabbia, che non si arrende all’idea che la vita del suo figliolo sia stata spazzata via di colpo, sul più bello, in una sera di inizio d’estate. L’angoscia e il dolore di altri genitori, feriti a seguito del maledetto schianto e in attesa di notizie confortanti sulle condizioni di salute del loro piccolo.

MONTALBANO  - Sull’asfalto il dramma atroce: due ragazzini, deceduti quasi subito, senza neppure lasciare speranza agli operatori del Servizio 118 accorsi sul posto. Attorno lo strazio: la disperazione dei loro genitori, una mamma che urla la sua rabbia, che non si arrende all’idea che la vita del suo figliolo sia stata spazzata via di colpo, sul più bello, in una sera di inizio d’estate. L’angoscia e il dolore di altri genitori, feriti a seguito del maledetto schianto e in attesa di notizie confortanti sulle condizioni di salute del loro piccolo.

Il dinamismo dei soccorritori, impegnati a prestare cure anche ad altri due giovani, amici delle due vittime e che viaggiavano a ruota su un’altra  moto. Frammenti di una tragedia che ha gettato nel lutto due famiglie e che ne tiene in ansia una terza. Massimo Sbano e Giuseppe Chiarelli, sedicenni entrambi ed entrambi di Martina Franca, aveva trascorso la giornata al mare e stavano facendo rientro nella città ionica, in sella al loro scooter e con altri due amici al seguito.

Di strada da macinare ne avevano ancora parecchia. Ma per due di loro la corsa verso casa s’è fermata per sempre alle 19.30 di questa sera,  sulla strada provinciale che collega la frazione di Montalbano alla superstrada 379 Brindisi-Bari. Uno schianto dalle conseguenze atroci, tutto da chiarire: uno dei due scooter è entrato in collisione con una Ford “C Max”, che viaggiava in direzione mare, con a bordo due genitori e il loro piccolo, lui un carabiniere di 40 anni, fuori servizio, di stanza a Fasano.

Il secondo scooter ha urtato a sua volta quello travolto dalla vettura, che poi ha finito la sua corsa contro una Lancia Y che pochi metri più avanti stava immettendosi nel vialetto di una villa. Per i due ragazzini non c’è stato nulla da fare. Quando i sanitari sono giunti sul posto, hanno fatto tutto il possibile per rianimare sia Massimo che Giuseppe. L’impatto non ha lasciato scampo ai due giovani, deceduti purtroppo sul colpo.

Il viavai dei mezzi di soccorso è proseguito per diversi minuti: mentre un paio di medici si dannavano nel tentativo di strappare alla morte i due sedicenni, altri  sanitari prestavano soccorso agli altri due giovani motociclisti e al piccolo che viaggiava con i genitori nella “Ford Focus”, nonché alla donna alla guida della Lancia (accompagnata in ospedale a Fasano, in stato di shock). Medicato dapprima sul posto, il piccino è stato invece trasferito in ambulanza presso l’ospedale Perrino, insieme ai suoi genitori, anche loro rimasti feriti a seguito dell’incidente.

Nel groviglio hanno riportato ferite gravi anche gli altri due giovani, amici delle due vittime, Andrea Cervellera e Fulvio Raguso, entrambi di 16 anni, di Martina Franca, che erano in sella a uno scooter 'Piaggio Beverly” . I due sono stati soccorsi da altre ambulanze del 118 e trasferiti negli ospedali di Brindisi e Ostuni. Complessa la ricostruzione dell’incidente, affidata agli agenti della polizia stradale di Fasano, giunti sul posto insieme ai carabinieri e ai vigili urbani di Pezze di Greco.

Tanto i rilievi eseguiti sul posto quanto alcune testimonianze raccolte da parte delle forze dell’ordine, dovrebbero consentire di fare luce sulla dinamica e sulle eventuali responsabilità in merito alla tragedia. Le salme dei due ragazzini, su disposizione del pubblico ministero di turno, sono state trasferite presso la camera mortuaria del cimitero di Fasano, in attesa che sia eseguita l’ispezione cadaverica ed altri esami.

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