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Sabato, 20 Aprile 2024
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Chirurgia web con spin-off brindisino

BRINDISI – Si chiama Lare, acronimo di Laparoscopia assistita in remoto, è un altro sbarco nel mondo della chirurgia 2.0, e non da ultimo è anche il primo spin-off di un corso del polo brindisino dell’Università di Bari, nato in cooperazione stretta con l’unità di chirurgia dell’ospedale Antonio Perrino. La prima esperienza ufficiale sono stati due interventi di colecistectomia laparoscopica nell’ospedale seguiti in video a centinaia di chilometri di distanza da altri medici.

BRINDISI – Si chiama Lare, acronimo di Laparoscopia assistita in remoto, è un altro sbarco nel mondo della chirurgia 2.0, e non da ultimo è anche il primo spin-off di un corso del polo brindisino dell’Università di Bari, nato in cooperazione stretta con l’unità di chirurgia dell’ospedale Antonio Perrino. La prima esperienza ufficiale sono stati due interventi di colecistectomia laparoscopica nell’ospedale seguiti in video a centinaia di chilometri di distanza da altri medici.

E più precisamente, dall’aula della presidenza della facoltà di Medicina di Firenze, dal dott. Andrea Valeri (direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Mininvasiva dell’ospedale Careggi ) che ha tutorato la prima colecistectomia. Mentre il dott. Gabriele Munegato (direttore della Chirurgia Generale di Conegliano Veneto) dal suo studio ha tutorato il secondo intervento chirurgico.

Oltre al tutoraggio, il sistema Lare ha consentito che, contemporaneamente, da 18 sedi Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) situati in varie regioni 300 chirurghi seguissero in diretta streaming le fasi del tutoraggio. E questa è l’altra applicazione dello spin-off brindisino, la formazione a distanza in campo chirurgico, assieme al consulto a distanza mediante una comunicazione audio-video in tempo reale supportata – spiega un comunicato - da strumenti grafici utili a dare indicazioni in sovraimpressione al video.

Lare è realizzato grazie all’esperienza in chirurgia laparoscopica del dott. Giuseppe Manca e alle competenze tecniche del dott. Giuseppe Desolda, esperto di sviluppo software e di usabilità dei sistemi interattivi. Entrambi di Brindisi, coadiuvati dal prof. Paolo Buono del Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari e dal dott. Marco Livraghi, esperto di user experience. Insieme hanno deciso di far nascere uno strumento innovativo che sfrutti  nuovissime tecnologie per supportare il delicato lavoro dei chirurghi. Grande disponibilità è riconosciuta dall’università alla direzione generale dell’Asl di Brindisi che ha consentito lo svolgimento dell’evento.

“Come spin-off, Lare ha deciso di insediarsi sul territorio di Brindisi perché è il luogo in cui è nata l’idea (ed anche dove si sono laureati i 2 informatici) e per contribuire – conclude il comunicato, che riporta anche i pareri positivi e l’attenzione di accademici e direttori di cliniche chirurgiche italiane - alla valorizzazione del territorio. Il primo passo è stato compiuto, unendo l’Italia nel seguire due interventi tutorati e spingendo dal basso il volano dell’innovazione in un settore che otterrà enormi benefici. Lare avvicinerà i chirurghi di qualsiasi ospedale cancellando le distanze geografiche e innalzando le competenze chirurgiche, anche negli ospedali più periferici”.

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