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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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“Donna per le donne”, bando rosa per laureate all’Università del Salento: è polemica

BRINDISI - E’ polemica sul bando Donna per le donne, per l’assegnazione di due premi di laurea in favore di laureate presso l’università del Salento. Alla selezione possono partecipare giovani donne, massimo trentenni, residenti in uno dei comuni del territorio provinciale, laureate nell’arco degli ultimi due anni accademici presso l’Università del Salento e che abbiano svolto una tesi di laurea avente ad oggetto le tematiche relative ai bisogni di conciliazione delle donne delle Provincia di Brindisi oppure alla tutela legale dei casi di discriminazione di genere. Iniziativa a dir poco miope, per il capogruppo provinciale di Sel Francesco Fistetti, che in una lettera indirizzata alla commissione di Pari opportunità, presieduta da Maria Luigia Salvatori, e alla consigliera Alessandra Amoruso, ha contestato apertamente i contenuti del bando in questione.

BRINDISI - E’ polemica sul bando Donna per le donne, per l’assegnazione di due premi di laurea in favore di laureate presso l’università del Salento. Alla selezione possono partecipare giovani donne, massimo trentenni,  residenti in uno dei comuni del territorio provinciale, laureate nell’arco degli ultimi due anni accademici presso l’Università del Salento e che abbiano svolto una tesi di laurea avente ad oggetto le  tematiche relative ai bisogni di conciliazione delle donne delle Provincia di Brindisi oppure alla tutela legale dei casi di discriminazione di genere. Iniziativa a dir poco miope, per il capogruppo provinciale di Sel Francesco Fistetti, che in una lettera indirizzata alla commissione di Pari opportunità, presieduta da Maria Luigia Salvatori, e alla consigliera Alessandra Amoruso, ha contestato apertamente i contenuti del bando in questione.

“Lo stupore – spiega Fistetti - nasce dal constatare che il bando è rivolto esclusivamente alle laureate dell’Università del Salento, quando la consigliera dovrebbe sapere – ed è grave l’averla ignorata – dell’esistenza a Brindisi di corsi di laurea afferenti all’Università di Bari”, e siamo al primo disappunto che non chiude la questione.

“Il bando inspiegabilmente limita la partecipazione solo a due tematiche come “i bisogni di conciliazione” e “la tutela legale dei casi di discriminazione di genere”, quando sarebbe stato di gran lunga più opportuno aprire la selezione alle problematiche di genere nel loro complesso”. E nel mare magnum delle disparità di genere, la pesca è sempre pesca grossa, a cominciare dalle disparità nell’accesso al mercato del lavoro nella nostra provincia, dalle condizioni concrete d’inserimento/esclusione delle donne nella/dalla struttura occupazionale, dalle criticità che le donne nei loro diversi ruoli di studenti, lavoratrici, precarie, casalinghe, ecc. incontrano nella loro vita quotidiana.

Insomma, di lavoro per la commissione ce ne sarebbe pure troppo, per mettere a segno un’azione veramente incisiva sul territorio, e siamo all’affondo finale: “Se non riusciremo nei prossimi anni a conoscere meglio la realtà dell’universo femminile nel nostro territorio, onde poter intervenire nei limiti che compete ad un ente come la Provincia, potremo dire con rammarico che la commissione Pari opportunità non sarà servita a niente”.

Fistetti conclude auspicando che vengano riaperti termini e condizioni del bando, l’accesso al quale resta al momento limitato a chi presenta i requisiti citati. Le laureate prescelte potranno svolgere un tirocinio formativo, della durata di sei mesi, presso l’ufficio della consigliera di Parità della Provincia di Brindisi, e beneficeranno di un rimborso spese forfettario di un importo lordo onnicomprensivo pari a 3mila euro. La domanda di ammissione deve essere presentata all’ufficio della Consigliera di Parità entro il termine perentorio del 20 maggio 2011, alle ore 12. Il bando e il modello di domanda sono visionabili consultando il sito della Provincia di Brindisi www.provincia.brindisi.it alla pagina Lavoro Formazione.

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