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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Altri combustibili per Brindisi Nord"

BRINDISI - La Cgil e la Filctem di Brindisi esprimono “fortissime preoccupazioni per la decisioni manifestate a tutti i dipendenti e alle segreterie nazionali di categoria da A2A/Edipower sulle linee di sviluppo industriale e finanziarie, che prevedono la conferma di investimenti per 1,2 miliardi di euro, ma anche riduzioni di costi operativi pari a circa 7 milioni di euro attraverso una serie di interventi: blocco degli straordinari, incentivi alla mobilità, ricorso ad idonei ammortizzatori sociali in alcuni siti con un utilizzo degli impianti inferiori al 25%”.

BRINDISI - La Cgil e la Filctem di Brindisi esprimono “fortissime preoccupazioni per la decisioni manifestate a tutti i dipendenti e alle segreterie nazionali di categoria da A2A/Edipower sulle linee di sviluppo industriale e finanziarie, che prevedono la conferma di investimenti per 1,2 miliardi di euro, ma anche riduzioni di costi operativi pari a circa 7 milioni di euro attraverso una serie di interventi: blocco degli straordinari, incentivi alla mobilità, ricorso ad idonei ammortizzatori sociali in alcuni siti con un utilizzo degli impianti inferiori al 25%”.

La richiesta della Filctem non coincide affatto con quella del Cobas Lavoro Privato, che a questo punto, considerando ormai inattendibile ogni prospettiva, chiede la chiusura dell’impianto, la bonifica del sito e il passaggio del personale della centrale Edipower di Costa Morena alla centrale Enel di Cerano. Il sindacato di categoria della Cgil chiede ad A2A di presentare quanto prima il nuovo piano di investimenti, e come linea strategica richiama le proposte fatte dalla Cgil nel 2005.

Vale a dire, con una progressiva riduzione del carbone bruciato negli impianti termoelettrici di Brindisi, “una valutazione e studio, in collaborazione con ARPA ed Enti Locali, del possibile utilizzo, nelle Centrali già insediate, di combustibili provenienti da fonti rinnovabili, quali biomasse vegetali, cippato di legno, residui e scarti dell’agroindustria, le sanse in co-combustione con il carbone; una valutazione e studio del possibile procedimento di gassificazione del carbone; oltre a possibili progetti per il Teleriscaldamento che Edipower ha già realizzato in altre città, studi di fattibilità che oggi, devono guardare alle migliori tecnologie disponibili al fine di salvaguardare la tutela della salute e dell’ambiente”.

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