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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cambio di rotta, il gasdotto Tap sbarcherà alla zona industriale

BRINDISI – Nuovo cambio di percorso del tratto terminale del Tap, il futuro metanodotto sottomarino che passando da Grecia e Albania porterà a Brindisi e nelle rete gas italiana il metano dei giacimenti del Caspio, collegandosi alla condotta Turchia-Salonicco. La società composta da Egl, Statoil e Eos sta infatti valutando con i tecnici del Comune di Brindisi la possibilità di stabilire il punto di sbarco non più a nord della città, nella zona di Sbitri - Acque Chiare, ma nella zona industriale, una delle tre ipotesi che erano state scartate in precedenza.

BRINDISI – Nuovo cambio di percorso del tratto terminale del Tap, il futuro metanodotto sottomarino che passando da Grecia e Albania porterà a Brindisi e nelle rete gas italiana il metano dei giacimenti del Caspio, collegandosi alla condotta Turchia-Salonicco. La società composta da Egl, Statoil e Eos sta infatti valutando con i tecnici del Comune di Brindisi la possibilità di stabilire il punto di sbarco non più a nord della città, nella zona di Sbitri - Acque Chiare, ma nella zona industriale, una delle tre ipotesi che erano state scartate in precedenza.

Tap (Trans Adriatic Pipeline) aveva colto negli ultimi mesi numerosi segnali di contrarietà all’opzione Sbitri, sia da parte del fronte ambientalista che da parte di altre associazioni ed organizzazioni che sostengono la difesa della destinazione turistica della costa a nord della città. Per la società elvetico-norvegese-tedesca  si sarebbe trattato invece di 16 chilometri assolutamente no problem attraverso campi e vigneti, con una velocità di progressione della posa della condotta di 2-300 metri al giorno, ricopertura della trincea inclusa, verso il punto di raccordo alla rete Snam tra Brindisi e Mesagne.

Tuttavia si è deciso di cogliere, a quanto pare, le sollecitazioni pervenute e si sta valutando l’attraversamento della zona industriale sino alla stessa sottostazione. Ciò vorrà dire che Tap dovrà molto probabilmente accollarsi costi di caratterizzazione e di bonifica del percorso, che ricade nella parte iniziale nell’area inquinata di interesse nazionale. Su questo aspetto non ci sono altre informazioni.

Ad eccezione del fatto che la società del gasdotto (500 chilometri dei quali 135 sottomarini sino a 800 metri di profondità, portata minima 20 miliardi di metri cubi di metano l’anno) ha recentemente inviato una lettera a tutti gli interlocutori brindisini sia per informali dell’ingresso di Eos (15%) che per comunicare genericamente che sono in atto possibili nuove soluzioni logistiche. Non si sa in che modo le stesse incideranno sul costo iniziale previsto dell’operazione di 1,5 miliardi di euro.

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