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Martedì, 23 Aprile 2024
energia

Edipower, guerra tra Comune e azienda

BRINDISI – Si apre ufficialmente anche un fronte di conflittualità tra istituzioni locali e la nuova gestione di Edipower. Non lascia dubbi l’esito dell’incontro odierno tra il Comune di Brindisi e una rappresentanza aziendale guidata da A2A, l’utility che controlla la società scorporata da Edison. Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales “giudica fortemente insoddisfacente il risultato dell’incontro svoltosi stamani, alla presenza dei capigruppo consiliari, con i vertici di Edipower e di A2A per la centrale termoelettrica Brindisi Nord”, richiesto dalla proprietà dell’impianto di Brindisi Nord – Costa Morena.

BRINDISI – Si apre ufficialmente anche un fronte di conflittualità tra istituzioni locali e la nuova gestione di Edipower. Non lascia dubbi l’esito dell’incontro odierno tra il Comune di Brindisi e una rappresentanza aziendale guidata da A2A, l’utility che controlla la società scorporata da Edison. Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales “giudica fortemente insoddisfacente il risultato dell’incontro svoltosi stamani, alla presenza dei capigruppo consiliari, con i vertici di Edipower e di A2A per la centrale termoelettrica Brindisi Nord”, richiesto dalla proprietà dell’impianto di Brindisi Nord – Costa Morena.

“La proprietà di Edipower non è stata in grado di fornire alcun elemento circa il piano Industriale relativo alla centrale e, quindi, è necessario prendere atto che non c’è alcuna garanzia circa gli investimenti da effettuare per la riconversione a ciclo combinato, così come per l’ambientalizzazione di tutti gli impianti. Come dire, insomma, che Brindisi Nord – ha rilevato criticamente il sindaco - ha ripreso a produrre energia senza fornire alcuna garanzia per il futuro e, soprattutto, senza che il ministero dell’Ambiente abbia rilasciato l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) che potrà fornire garanzie per ambiente e salute dei cittadini”.

Poi un avvertimento di Consales all’azienda: “Per questo motivo  chiederò immediatamente al ministro Corrado Clini la immediata definizione del procedimento Aia. Nel frattempo, nessuno potrà immaginare di continuare a svolgere a lungo attività di produzione sulla base di autorizzazioni datate nel tempo e con limiti ambientali ben distanti da quelli presumibilmente previsti nella Autorizzazione Integrata Ambientale”.

D’accordo nella sostanza anche l’opposizione di centrodestra, presente all’incontro con una delegazione guidata da Mauro D’Attis: “Abbiamo partecipato ad una riunione praticamente inutile durante la quale sostanzialmente A2A ed Edipower ci hanno comunicato di non essere pronti con alcun Piano Industriale e che nel frattempo producono in regime autorizzativo provvisorio in attesa dell'Aia”.

“È evidente che così non va – hanno fatto sapere i capigruppo del centrodestra al consiglio comunale - e occorre fare chiarezza. Ci sembra che tutte le preoccupazioni di natura ambientale e della salute oggi siano cresciute e quindi sollecitiamo l'intervento del Ministero dell'Ambiente e con le competenze del sindaco. Alla luce di questo rimane indispensabile agire complessivamente e su politica industriale e ambientale non operare con la politica del carciofo".

Nel centrosinistra già da tempo il Pd e tutte le liste e le sigle ambientaliste chiedono invece la chiusura progressiva della centrale di Brindisi Nord, obsoleta, inquinante, e priva di un piano industriale, per eliminare così un elemento di elevato impatto ambientale e liberare aree per la retroportualità. Di parere contrario alla chiusura invece i sindacati, Cgil inclusa, che sperano sempre che Edipower realizzi gli interventi di revamping promessi. La centrale ha un centinaio di dipendenti diretti.

Valutando la convergenza dei giudizi sull’incontro, il presidente del consiglio comunale Luciano Loiacono ha disposto “la riconvocazione a breve della conferenza dei capigruppo per la discussione relativamente ai provvedimenti che il consiglio comunale ed il sindaco, nelle rispettive competenze, riterranno di assumere a tutela della salute dei cittadini di Brindisi e a tutela dei lavoratori della centrale Edipower”.

Il capogruppo del Pd, Salvatore Brigante, annuncia una richiesta di convocazione di un  consiglio comunale monotematico che sarà, per il Partito Democratico "l'occasione di porre finalmente e ci auguriamo con la condivisionedi tutti i partiti, movimenti, organizzazioni sindacali ed ambientaliste, un punto fermo ed irrinunciabile sul futuro assetto del polo energetico brindisino, alla cui definizione oltre agli enti locali e forze sociali deve essere chiamato a contribuire lo stesso governo nazionale. Il tempo dei doppi tavoli ufficiali ed ufficiosi è finito, siamo pronti come forza politica riformista di fare la nostra proposta a tutela del lavoro, dei livelli occupazionali e della salute dei cittadini come coerentemente sostenuto negli ultimi anni".

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