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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Eolico, il Tar sblocca cento torri

BARI – Alcune restrizioni per gli impianti di pale eoliche in Puglia erano state imposte dalla giunta regionale pugliese con una norma del 2006, ma ieri il Tar di Bari, dando torto alla Regione, ha sbloccato la situazione ed ora quelle torri potrebbero entrare in funzione: tra Foggia e Salento, sono oltre un centinaio quelle che da oggi potrebbero essere autorizzate, dopo la sentenza dei giudici amministrativo di primo grado.

BARIAlcune restrizioni per gli impianti di pale eoliche in Puglia erano state imposte dalla giunta regionale pugliese con una norma del 2006, ma ieri il Tar di Bari, dando torto alla Regione, ha sbloccato la situazione ed ora quelle torri potrebbero entrare in funzione: tra Foggia e Salento, sono oltre un centinaio quelle che da oggi potrebbero essere autorizzate, dopo la sentenza dei giudici amministrativo di primo grado.

Il regolamento per la realizzazione di impianti eolici nella Regione Puglia risale al 4 ottobre del 2006 e detta le direttive per la valutazione ambientale, nell’ambito della procedura per il rilascio delle autorizzazioni previste dalla manovra vigente per l’installazione di impianti eolici e delle opere accessorie nel territorio della Regione Puglia. Attraverso questo regolamento, la Regione Puglia aveva bloccato alcuni impianti, considerando l’eccessiva concentrazione di pale eoliche in piccoli territori comunali, e introducendo il parametro di controllo per mettere ordine in materia di energie rinnovabili.

Nel novembre 2010, però, il suddetto regolamento, è stato bocciato dalla Corte Costituzionale che ha ribadito come spetti allo Stato la competenza sulla materia della distribuzione nazionale dell’energia. Ad oggi, la decisione del Tar può autorizzare quegli impianti bloccati in precedenza. La decisione dei giudici di Bari richiama infatti la decisione della Corte Costituzionale e quindi boccia il  regolamento del 2006.

Le sentenze della prima sezione del Tar, presieduta da Corrado Allegretta, potrebbero costituire un importante precedente. E infatti la questione è all'ordine del giorno di alcune riunioni convocate dall'ufficio legale della Regione Puglia. Perché sono un centinaio i progetti che di fatto erano stati bloccati sulla base del vecchio regolamento.

“Stiamo cercando  - spiegano gli esperti -  di capire se i progetti in questione debbano essere nuovamente sottoposti alla procedura della valutazione di impatto ambientale sulla base del nuovo regolamento". Perché nel frattempo la Regione Puglia, dopo l'emanazione del decreto del governo in materia di energie rinnovabili, si è dotata di un nuovo disciplinare. Il parametro di controllo non c'è più, ma assicura l'assessore all'Assetto del territorio, Angela Barbanente, “il nuovo regolamento prevede la valutazione di impatto ambientale di tipo cumulativo perché prende in considerazione diversi parametri, come quello paesaggistico, o come quello della tenuta del suolo e introduce 23 coni visuali, aree dove, a esempio, non sarà possibile installare impianti di grandi dimensioni”. E rassicurazioni arrivano anche dall'assessore all'Ambiente, Lorenzo Nicastro: “Le autorizzazioni ora vengono concesse sulla base del nuovo regolamento”.

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