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IlSole24Ore: "Bancarotta Suntech"

(da IlSole24Ore) - La Suntech ha dichiarato bancarotta. Il gruppo cinese, un tempo numero uno al mondo per la produzione di pannelli solari, ha dichiarato l'insolvenza, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua.

(da IlSole24Ore) - La Suntech ha dichiarato bancarotta. Il gruppo cinese, un tempo numero uno al mondo per la produzione di pannelli solari, ha dichiarato l'insolvenza, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua.

L'eccesso di offerta di pannelli a basso costo da parte dei produttori cinesi e le dispute commerciali, che hanno portato a dazi antidumping da parte di Stati Unite e Ue, sono stati i fattori che hanno provocato una spettacolare inversione delle fortune del colosso cinese, passato in neanche un anno dalla leadership globale del settore alla bancarotta, dopo aver dichiarato pochi giorni fa l'insolvenza su un prestito obbligazionario da 541 milioni di dollari.

Ma, secondo gli analisti, è stato lo stesso business modello grazie al quale il gruppo ha conquistato il primato mondiale del fotovoltaico, basato su prodotti a bassissimo prezzo per conquistare quote di mercato a dispetto di una drastica riduzione dei margini, conteneva i semi del proprio fallimento.

Lunedì il gruppo di Wuxi, nella provincia costiera del Jiangsu, aveva dichiarato che stava prevedendo una riorganizzazione societaria. Nella nottata è invece arrivato l'annuncio della bancarotta. «Il governo è intervenuto - ha dichiarato alla France Press Liu Weiping, partner di Saphire Capital, società di consulenza attiva nel settore dell'energia solare - e vuole riorganizzare il gruppo e mantenere la produzione».

«In passato nessuna società aveva dichiarato l'insolvenza nonostante un'evidente sovracapacità ed enormi livelli di indebitamento», ha commentato Mang Xiangan, direttore della China Renewable Energy Society, un think tank governativo di Pechino: «Ora Suntech ha avviato la sua ristrutturazione. In seguito forse anche altre società inizieranno a rivedere le looro strategie a causa della contrazione del mercato».

La Suntech, assieme alle altre aziende cinesi attive nel settore del fotovoltaico, è stata colpita dai dazi imposti dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea nei mesi scorsi con l'accusa ai produttori cinesi di avere usufruito di sussidi impropri da parte del governo di Pechino. Sulla Suntech gravava poi il debito nei confronti degli obbligazionisti di 541 milioni di dollari, scaduto il 15 marzo scorso. Giovedì scorso il gruppo aveva dichiarato di «non avere in progetto» di ripagare gli obbligazionisti.

La scorsa settimana sia l'amministrazione di Wuxi, sia il Governo centrale cinese, secondo alcune indiscrezioni, avevano negato la possibilità di inserirsi nella vicenda per salvare la Suntech con un'iniezione di liquidità. Il gruppo era stato al centro negli scorsi anni di una controversa vicenda di falsi bond tedeschi, e a metà del 2012 aveva smesso di presentare i propri dati finanziari, dopo un anno in cui l'azienda aveva registrato continue perdite.

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Suntech ha operato nel Brindisino attraverso Global Solar Fund. A proposito delle indagini e dei sequestro che nel 2012 e nel 2011 avevano interessato impianti di pertinenza, Suntech aveva precisato che “Quanto alle notizie riportate il 30 agosto 2012 dai media sulle iniziative della Procura di Brindisi, è importante precisare che:

“Suntech ha reso pubbliche informazioni relative a 5 impianti fotovoltaici nel suo report annuale 2010 (p. FF-19) all’interno del Form 20-F depositato nel mese di aprile 2011. Le iniziative della Procura di Brindisi hanno come oggetto possibili illeciti di 5 impianti fotovoltaici aventi una potenza complessiva installata di 2,8MWp, di proprietà di subsidiaries del Gsf.

Non risponde quindi al vero ed è pertanto gravemente  lesivo affermare  che Suntech sia “… a giudizio per truffa” o che la Procura di Brindisi sia “… contro Suntech”, o che Suntech “… sia accusata per aver frazionato illegalmente gli impianti e incassato indebitamente incentivi”.

Numerosi impianti solari di proprietà di altri sviluppatori e situati nella stessa regione italiana hanno usato processi autorizzativi similari. Suntech è stata informata dal management di Gsf che le procedure autorizzative erano conformi a tutte le relative leggi e regolamentazioni al momento dello sviluppo degli impianti. Il management di Gsf intende contestare con forza le accuse e si aspetta un esito positivo.

Il management di Gsf ha recentemente informato Suntech che ulteriori impianti di proprietà di subsidiaries del Gsf, aventi una potenza complessiva installata di circa 17 MWp sono in fase di indagine ma continuano ad operare e a produrre elettricità.

Suntech continua a lavorare con il manager nominato dal Tribunale e con il management del Gsfper un ulteriore esame di tutti gli impianti fotovoltaici presenti in portafoglio e per confermare che questi  stiano operando in linea con aspettative iniziali”.

 

 

 

 

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