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Venerdì, 19 Aprile 2024
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In 10.000 per l'indagine epidemiologica

BRINDISI - Più di 10mila firme per chiedere che venga finalmente svolta una indagine epidemiologica sul territorio brindisino, finalizzata a definire con dati scientifici lo stato di salute dei brindisini e la relazione tra l’emergenza ambientale ed i preoccupanti dati sanitari emersi da alcuni studi epidemiologici. Questa mattina il rappresentante del movimento Brindisi Bene Comune ha consegnato al sindaco Mimmo Consales il plico contenente le 10.220 firme raccolte nelle ultime settimane.

BRINDISI - Più di 10mila firme per chiedere che venga finalmente svolta una indagine epidemiologica sul territorio brindisino, finalizzata a definire con dati scientifici lo stato di salute dei brindisini e la relazione tra l’emergenza ambientale ed i preoccupanti dati sanitari emersi da alcuni studi epidemiologici. Questa mattina il rappresentante del movimento Brindisi Bene Comune ha consegnato al sindaco Mimmo Consales il plico contenente le 10.220 firme raccolte nelle ultime settimane. All’incontro erano presenti anche il dottor Maurizio Portaluri, direttore del reparto di Radioterapia del Perrino; il professor Giuseppe Latini, direttore del reparto Neonatologia; la dottoressa  Graziella Di Bella, direttore sanitario della Asl Brindisi e l’assessore provinciale alla Formazione Professionale Peppino Pace.

«Gli ultimi dati di uno studio effettuato a Brindisi sulle malformazioni congenite in età neonatale parlano di un aumento del 18% di malformazioni rispetto al dato del registro europeo e del 67% per le anomalie cardiache. Partendo da questi dati in nostro possesso - ha affermato il consigliere comunale Riccardo Rossi - chiediamo alle principali autorità politiche e sanitarie locali il rapido avvio di un’indagine epidemiologica per stabilire se esiste una correlazione tra i veleni emessi, in aria, acqua e suolo, dalle grosse aziende che da anni operano sul nostro territorio e gli inquietanti dati sanitari emersi».

A destare particolare preoccupazione è l’ultimo studio effettuato sui neonati, che ha evidenziato un eccesso di malformazioni congenite, in particolare cardiache, oltre il 60% rispetto ai livelli europei.

«Da qui la richiesta di accertamento delle responsabilità, a sostegno della quale abbiamo raccolto 10.220 firme tra la popolazione brindisina che oggi consegniamo al sindaco Consales, al quale va un ringraziamento -  assieme al dottor Salvatore Brigante - per aver già convocato e tenuto un incontro propedeutico all’istituzione di un tavolo tecnico operativo per la costituzione del registro tumori e per l’osservatorio epidemiologico a Brindisi. Tavolo che si costituirà il 30 luglio prossimo», ha concluso Rossi.

Portaluri, invece, è entrato nel merito delle richieste contenute nel documento che accompagna la petizione popolare. «L’esito della campagna di raccolta di firme è segno di grande partecipazione dei cittadini e prova di quanto sia sentito il problema. È per questo che invitiamo le Istituzioni, le autorità sanitarie locali - che hanno il dovere e la responsabilità di vigilare e tutelare sulla salute dei cittadini - ad effettuare rapidamente un’indagine epidemiologica su una popolazione, quale è quella brindisina, a forte rischio. Chiediamo che vengano ricercate le principali sostanze tossiche e cancerogene emesse - nell'aria, nel suolo, nell'acqua, negli alimenti - dai processi produttivi delle attività industriali e rinvenute nel sangue e nelle urine di lavoratori e di cittadini esposti. Chiediamo, in sintesi, di conoscere il reale stato di salute della popolazione. Intanto, comunichiamo che entro la fine del 2012 proporremo alle istituzioni una serie di iniziative di prevenzione primaria».

«La nostra ricerca – ha proseguito il professor Latini – parte da un dato molto allarmante che riguarda i bambini in età neonatale. Abbiamo, infatti, rilevato un aumento del 18% di malformazioni rispetto al dato del registro europeo. È indispensabile capire perché questo accade, che cosa scatena queste patologie e, soprattutto, se esiste un nesso tra l’esposizione ad emissioni inquinanti ed alcune di queste disfunzioni».

Il sindaco Mimmo Consales ha detto di considerare «un dato importantissimo che oltre 10mila brindisini abbiano sottoscritto la petizione. Ma ai promotori di questa iniziativa dico che non è necessario sollecitare l’Amministrazione Comunale, perché noi non indugeremo neppure un minuto per fornirvi il nostro supporto, sia dal punto di vista istituzionale che economico. Il percorso da seguire lo stabiliremo con i tecnici, mentre i fondi - pur nella innegabile ed evidente difficoltà del momento - li troveremo, anche a costo di rinunciare ad altro».

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