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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La banda del buco voleva riprovarci: E stavolta puntava all’assalto armato

OSTUNI - La banda del buco concede il bis: stessa banca, ma stavolta i malviventi puntavano all’assalto armato. Graziata l’agenzia dell’Arditi Galati. E’ probabile che i malviventi puntassero alla cassaforte. A scompaginare il piano criminale, lo scrupolo di una Guardia giurata (impegnata a piantonare la vetrata riparata alla meglio sabato scorso). Il fatto che da metà mattinata mancasse la corrente elettrica all’interno della sala dell’agenzia, ha rappresentato un campanello d’allarme soltanto all’imbrunire, quando il vigilante della "Securitas La Torre" ha allertato gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza, evidenziando l’anomalia.

OSTUNI - La banda del buco concede il bis: stessa banca, ma stavolta i malviventi puntavano all’assalto armato. Graziata l’agenzia dell’Arditi Galati. E’ probabile che i malviventi puntassero alla cassaforte. A scompaginare il piano criminale, lo scrupolo di una Guardia giurata (impegnata a piantonare la vetrata riparata alla meglio sabato scorso). Il fatto che domenica scorsa, da metà mattinata, mancasse la corrente elettrica all’interno della sala dell’agenzia, ha rappresentato un campanello d’allarme soltanto all’imbrunire, quando il vigilante della "Securitas La Torre" ha allertato gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza, evidenziando l’anomalia.

A quel punto è stato eseguito un accurato sopralluogo all’interno dell’agenzia.  E qui la doppia sorpresa. Con un marchingegno, tuttora al vaglio degli inquirenti, i malviventi avevano fatto in modo da creare un corto all’interno della palazzina, tale da privare di corrente elettrica i locali siti al piano terra con vista su via Fogazzaro. Non solo la banca, dunque. Ma anche al vicino Ufficio postale. Messi così fuori uso allarmi e telecamere, il gruppetto criminale era riuscito a forzare una porta interna di sicurezza, manomettendo l’infisso blindato comunicante tra una stanza dell'Agenzia e il sottoscala del condominio confinante.

Su quali fossero i programmi, gli investigatori non hanno dubbi: è assai probabile, infatti, che i malviventi, dopo aver fallito l’assalto notturno al bancomat, avessero stabilito di riprovarci a stretto giro, portando a casa anche gli interessi. Irruzione programmata per stamane e anch’essa sfumata. Nel mirino, c’era la cassaforte, come è stato possibile appurare a seguito del successivo sopralluogo della polizia scientifica. Caccia aperta alla banda. Le indagini, coordinate dal Dirigente del locale Commissariato di pubblica sicurezza, Francesco Angiuli, sono orientate in più direzioni, e puntano a sciogliere più di qualche interrogativo.

In primo luogo gli inquirenti intendono appurare come sia stato possibile che i malviventi fossero così bene a conoscenza delle planimetrie dell’edificio. Va da sé, poi, che il giochetto del corto circuito non è così semplice per tutti. Chi ha agito, dunque, sapeva il fatto suo. Ma la doppia spaccata, è fallita comunque.

Già nelle primissime ore del mattino di sabato scorso la banda del buco mirava a fare bottino pieno: nel mirino il bancomat dell’Arditi Galati. A far saltare i piani, poco prima dell’alba, ci aveva pensato una pattuglia della polizia, con i banditi costretti a darsela a gambe per non finire nella rete delle forze dell’ordine. Dopo aver sfondato una vetrina laterale, i malviventi volevano introdursi  nell’istituto di credito.

Armati di una piccozza ed altri arnesi da scasso, puntavano a manomettere dall’interno l’apparecchiatura del Bancomat. La “spaccata” imperfetta, aveva fatto scattare il sistema di allarme dell’Istituto di credito, mettendo nelle condizioni gli agenti di intervenire tempestivamente sul posto, scongiurando l’assalto alla cassa elettronica, che il personale della banca aveva provveduto venerdì pomeriggio a “imbottire” di banconote, in previsione del weekend.

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