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Giovedì, 25 Aprile 2024
Speciale Mesagne

"Maradona", arsenale in casa

MESAGNE - Sul terrazzo di casa custodiva munizioni per pistole, fucili ed armi da guerra. Doppio arresto dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e della stazione di Mesagne. E in manette finiscono “Maradona”, al secolo Cosimo Giovanni Guarini, 34 anni, ritenuto uno dei personaggi di peso della Sacra Corona Unita ancora in attività, insieme con il 42enne Vito Stano, considerato uno degli emergenti della criminalità organizzata locale e protagonista la scorsa settimana di un giallo durato poche ore sulla sua presunta sparizione.

MESAGNE - Sul terrazzo di casa custodiva munizioni per pistole, fucili ed armi da guerra. Doppio arresto dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e della stazione di Mesagne. E in manette finiscono “Maradona”, al secolo Cosimo Giovanni Guarini, 34 anni, ritenuto uno dei personaggi di peso della Sacra Corona Unita ancora in attività, insieme con il 42enne Vito Stano, considerato uno degli emergenti della criminalità organizzata locale e protagonista la scorsa settimana di un giallo durato poche ore sulla sua presunta sparizione.

In realtà Stano si trovava proprio in casa di Maradona quando i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni – guidati dal capitano Ferruccio Nardacci insieme con i colleghi della stazione locale guidati dal maresciallo Gabriele Taurisano – hanno effettuato un servizio di polizia giudiziaria con perquisizione domiciliare d'iniziativa, in casa proprio di Cosimo Giovanni Guarini noto alle forze dell'ordine per il suo lungo curriculum tra cui spiccano reati che vanno dall'associazione mafiosa, alle estorsioni al danneggiamento aggravato, quando sono spuntate fuori tante di quelle munizioni degne della migliore tra le armerie.

Sul terrazzo di casa in via Bandello, all'interno di un vaso nella crepa di un muretto di recinzione, i militari hanno scoperto e sequestrato il seguente munizionamento ordinario e da guerra: 45 cartucce calibro 38 per revolver (nel vaso), 13 micidiali cartucce 7.62 per Kalashnikov, 3 cartucce calibro 45 special, 7 cartucce 270 per fucile Winchester. I due sono finiti in carcere a Brindisi su disposizione del pm di turno Valeria Farina Valaori per detenzione illegale di munizionamento ordinario e da guerra. Saranno processati con rito direttissimo.

Vale la pena ricordare che sempre in casa di "Maradona" convive quel Daniele Calò denunciato a piede libero dal commissariato di Mesagne il 29 luglio, in seguito all'attentato incendiario del 26 precedente all'abitazione dell'imprenditore del ramo servizi ecologici Luigi De Vicienti, taglieggiato sin dal mese di gennaio. Secondo gli investigatori della polizia e dell'Arma, Guarini è un personaggio in cerca di spazi proprio dopo l'azzeramento dei vertici  del clan di Francesco Campana che di quello di Daniele Vicientino ed Ercole Penna.

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