rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Speciale

S.Elia, l'amianto tra le macerie

BRINDISI - Discariche abusive, rifiuti abbandonati per strada, buche sull’asfalto, abbondante vegetazione incolta ai margini delle strade e sui marciapiedi, marciapiedi sconnessi, giardini degradati, mancanza di illuminazione in più punti, smottamenti, cantieri abbandonati, guardrail deformati.

BRINDISI - Discariche abusive, rifiuti abbandonati per strada, buche sull’asfalto, abbondante vegetazione incolta ai margini delle strade e sui marciapiedi, marciapiedi sconnessi, giardini degradati, mancanza di illuminazione in più punti, smottamenti, cantieri abbandonati, guardrail deformati: sono queste le caratteristiche negative di un quartiere abbandonato a se stesso, che vive con grande sofferenza l’apatia di una amministrazione, che negli anni passati non è stata in grado di assicurare un livello accettabile di vivibilità urbana.

Addirittura, nella parte centrale del quartiere, all’incrocio fra via Leonardo da Vinci e via Ciardi, c’è da molto tempo un rudere abbandonato, con i muri perimetrali in parte diroccati ed in parte pericolanti, circondato da una folta vegetazione spontanea, che non è riuscito mai a catturare l’impegno concreto dell’Amministrazione comunale di Brindisi, per restituire decoro alla zona e tranquillità ai suoi abitanti.

E’ ormai diventato il regno incontrastato di ratti, insetti e rifiuti vari, nell’indifferenza più totale di chi ha la responsabilità del controllo del territorio. Non si è mai pensato di passare dalle promesse ai fatti concreti, anche solo per metterlo in sicurezza ed impedire materialmente l’ingresso ai tanti bambini della zona, che potrebbero essere attirati ad esplorare il rudere, a giocare fra le macerie, mettendo a rischio la propria incolumità fisica.

Quello che sfugge a molti, ma come si potrà agevolmente verificare con un’ispezione sul posto, riguarda la presenza di alcune tettoie in eternit che appaiono in completo stato di degrado, usurate in diversi punti per effetto dell’incuria, del trascorrere del tempo e delle intemperie.

Una situazione potenzialmente pericolosa, in quanto potrebbe provocare la dispersione di particelle di amianto nell’aria. Molti sono giustamente preoccupati perché temono che il vento le possa veicolare negli appartamenti e nei locali circostanti, con conseguenze molto gravi sulla salute umana.

Io ritengo che il sindaco, per la responsabilità che gli fa carico in tema di sicurezza della salute pubblica, debba far verificare rapidamente quanto sta accadendo in quel rudere e a quelle lastre, per eliminare il pericolo e l’eventuale fonte di inquinamento ambientale, ponendo eventualmente in essere tutte le iniziative atte ad tutelare la sicurezza e la salute degli abitanti della zona. (Vincenzo Albano)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

S.Elia, l'amianto tra le macerie

BrindisiReport è in caricamento