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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il Registro tumori di Brindisi? "Ci stiamo lavorando, ma a Bari"

Che fine ha fatto il Registro Tumori di Brindisi, istituito con una delibera del direttore generale Paola Ciannamea il 9 marzo 2011? Con alle porte la manifestazione indetta dal sindacato della Funzione Pubblica Cgil, che si svolgerà la mattina di giovedì 5 giugno, ed alla quale hanno aderito anche movimenti come i No al Carbone, la Asl di Brindisi fa sapere che per il Registro tumori si sta lavorando, ma a Bari

BRINDISI – Che fine ha fatto il Registro Tumori di Brindisi, istituito con una delibera del direttore generale Paola Ciannamea il 9 marzo 2011? Con alle porte la manifestazione indetta dal sindacato della Funzione Pubblica Cgil, che si svolgerà la mattina di giovedì 5 giugno, ed alla quale hanno aderito anche movimenti come i No al Carbone, la Asl di Brindisi fa sapere che per il Registro tumori si sta lavorando, ma a Bari. Motivo ufficiale: problemi organizzativi

“Per ragioni di carattere organizzativo, le attività di codifica fino al maggio 2014 sono state realizzate presso il centro di Coordinamento del Registro Tumori di Bari, con il supporto del responsabile aziendale e dell’unità di personale Asl assegnata alle attività”, spiega un comunicato dell’Azienda sanitaria locale di Brindisi. “In questo periodo, si è proceduto alla registrazione e alla codifica dei casi incidenti relativi al periodo 2006-2008. L’incidenza 2006 è stata pubblicata nel primo rapporto di attività del Registro Tumori Puglia pubblicato sul Portale regionale della Salute”. E questo si sapeva già.

Antonio MacchiaLa Asl aggiunge che “Il Registro Tumori Asl di Brindisi ha contribuito con i propri dati alla realizzazione di due studi collaborativi prodotti dal Registro Tumori Puglia, presentati in occasione del Congresso Airtum che si è tenuto a Taranto nello scorso mese di aprile, uno relativo all’incidenza di tumori infantili in Puglia, l’altro relativo all’incidenza e sopravvivenza del melanoma. E’ in corso di pubblicazione uno studio collaborativo tra Registro della Bat e Registro di Brindisi sull’incidenza per stadio del tumore della mammella, che sarà successivamente esteso a tutta la regione”.

“I dati di incidenza 2006-2007 sono in fase di pubblicazione nel contesto del Rapporto di Valutazione di Danno Sanitario della centrale Federico  II di Brindisi, nell’ambito della valutazione epidemiologica d’area”, annuncia la Asl. “Attualmente è in corso di completamento la registrazione per l’anno 2008 – nel rispetto della scadenza fissata dal Comitato tecnico scientifico al 31 luglio 2014 – ed è stata avviata la registrazione dei casi incidenti 2009”.

Lo striscione dei No al Carbone-2Il 21 maggio 2014 è stato installato il software gestionale, conclude la Asl, “comprensivo dell’intera base di dati che è ovviamente sempre stata a disposizione degli operatori della Asl di  Brindisi, dove è attualmente collocata la funzione di codifica, con il supporto del centro di Coordinamento che prosegue nell’attività di affiancamento, al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi fissati”. Ma queste sono cose già note al sindacato, che il 5 maggio aveva interrogato la Asl sulla questione, inviato una nota che è rimasta senza risposta, fatta eccezione di quella pubblica odierna.

Tuttavia, la FP Cgil non ha revocato l’iniziativa. E i No al Carbone ci saranno. Ecco perché: “L’incidenza per linfoma di Hodgkin in provincia di Brindisi supera sia la media nazionale, sia i valori medi del registro tumori dell’Italia Meridionale. A Brindisi c'è un aumento di incidenza per leucemia mieloide nelle donne del 75% rispetto alle medie nazionali dello stesso periodo e il numero delle esenzioni ticket 048, attribuite per patologie neoplastiche maligne e tumori di comportamento incerto nella provincia di Brindisi, aumenta del 118 % in dieci anni (1998-2008)”, ricordano i No al Carbone.

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