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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Due pesi e due misure nella sanità pugliese"

BRINDISI - Brindisi Cuore si batte da 20 anni per un reparto di Cardichirurgia al Perrino, il Fazzi di Lecce ottiene il reparto di Chirurgia vascolare in tempi molto più brevi. Ci sono due pesi e due misure nella sanità pugliese? Lo chiede proprio Brindisi Cuore.

BRINDISI - Continua la ventennale lotta di chi, come il dott. Giovanni Caputo, presidente dell’associazione “Brindisi Cuore”, chiede con forza l’apertura di un reparto di cardiochirurgia presso l’ Ospedale A. Perrino di Brindisi. A richiamare l’attenzione sono sicuramente i “tempi ragionevolmente brevi”, come da dichiarazione del direttore generale dell’Asl di Lecce, dott. Valdo Mellone, entro i quali l’Ospedale V. Fazzi è riuscito ad ottenere l’apertura del reparto di Chirurgia Vascolare, al fine di garantire gli interventi di urgenza. I cittadini del Brindisino con urgenze cardiochirurgiche sono costretti da sempre per curarsi ad una mobilità passiva sia regionale che extraregionale, con tutti i rischi che gli spostamenti possono arrecare a persone già gravemente malate e sofferenti.

“Colpa della scarsa o nulla volontà politica? Sudditanza a poteri forti regionali che non consentono intromissioni o deviazioni da linee politiche già assunte? Forse il cittadino dell’area brindisina colpito da grave cardiopatia, tale da richiedere un intervento cardiochirurgico urgente, non ha lo stesso diritto del cittadino dell’area leccese di non morire durante il trasferimento dall’ospedale di Brindisi alle strutture di riferimento cardiologiche di Lecce?”, queste sono le domande che il dott. Giovanni Caputo, indignato dinanzi a questa situazione, rivolge a chi di competenza, come tutti i nostri politici e, ancor più, all’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, nella speranza di ricevere al più presto risposte chiare e soddisfacenti.

Questa realtà ha spinto l’ associazione “Brindisi Cuore” ad interessarsi con sempre maggiore coinvolgimento a quelle che sono le necessità (vitali) dei cittadini, promuovendo iniziative, “tavole rotonde” composte dai più esperti in campo, come quella del maggio scorso, nelle quali ha proposto a più riprese la necessità di una ridistribuzione dei posti letto cardiochirurgici nell’area di Lecce, Taranto e Brindisi, attualmente concentrati a Lecce.

La domanda che sorge spontanea in tutti, ma in questo specifico caso al dott. Giovanni Caputo, e che merita al più presto una risposta, nel rispetto dei tanti cittadini malati, è : “Perché l’ospedale Vito Fazzi di Lecce in poco tempo potrà disporre del reparto di Chirurgia Vascolare, mentre l’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, dopo venti anni è ancora in attesa del reparto di Cardiochirurgia?”.

 

 

 

 

 

 

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