Fisioterapia e chirurgia ortopedica, un corso sugli splint
BRINDISI - E' arrivata anche a Brindisi l'era dei supporti anatomici moderni in sostituzione dei gessi e delle steccature tradizionali. Sabato 3 luglio 2010 si è svolto presso la palestra della Unità operativa di Fisioterapia dell'Ospedale "Antonio Perrino” un corso aziendale teorico-pratico per l' addestramento alla confezione di splint statici e dinamici nella chirurgia della mano.
BRINDISI - E' arrivata anche a Brindisi l'era dei supporti anatomici moderni in sostituzione dei gessi e delle steccature tradizionali. Sabato 3 luglio 2010 si è svolto presso la palestra della Unità operativa di Fisioterapia dell'Ospedale "Antonio Perrino” un corso aziendale teorico-pratico per l' addestramento alla confezione di splint statici e dinamici nella chirurgia della mano.
Organizzato dal dirigente responsabile della Unità Operativa di Fisioterapia dottor Vincenzo Tanzarella e dalla Unità operativa di Chirurgia della mano, il corso, presieduto dal direttore della prima sezione di Ortopedia, dottor Ludovico Serinelli, è stato riservato alle figure di ortopedici, fisiatri, gessisti, fisioterapisti della Asl di Brindisi, provenienti dai vari presidi ospedalieri . L’evento ha previsto una prima parte didattica con relazioni sulla “anatomia e biomeccanica della mano e del polso” tenuta dal dr. Serinelli, quindi una relazione sulle “lesioni tendinee ed articolari” tenuta dal dr. Andriolo, ed a conclusione una relazione didattica sul “trattamento riabilitativo delle rigidità articolari” tenuta dal dr. Tanzarella .
La parte pratica si è svolta presso la palestra di Fisioterapia ed è stata affidata alla dottoressa Castellini della Dynamicon Devices Europe di Milano, che ha illustrato le più recenti tecniche di confezionamento delle ortesi termomodellate. Finalità del corso è stata quella di costituire presso i vari presidi ospedalieri della Asl di Brindisi un team di figure professionali in grado di trattare le patologie traumatiche e neurologiche della mano e del polso, dalla fase “ acuta “ alla fase riabilitativa, ricorrendo a moderni materiali (in sostituzione dei gessi tradizionali o stecche metalliche) e tecniche terapeutiche assolutamente innovative.