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Sabato, 20 Aprile 2024
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Prima vittoria per i volontari del 118

BRINDISI - Lunedì scorso, alla vigilia del nuovo anno, i volontari del servizio 118 di Brindisi hanno potuto tirare un piccolo sospiro di sollievo sulla questione dell'internalizzazione, dopo cinque giorni di protesta dinanzi alla sede amministrativa dell'Azienda Sanitaria Locale in via Napoli a Brindisi. L’assessorato regionale alla Salute ha chiesto infatti alla Asl di Brindisi di sospendere le procedure di affidamento del servizio alle associazioni Onlus.

BRINDISI - Lunedì scorso, alla vigilia del nuovo anno, i volontari del servizio 118 di Brindisi hanno potuto tirare un piccolo sospiro di sollievo sulla questione dell'internalizzazione, dopo cinque giorni di protesta dinanzi alla sede amministrativa dell'Azienda Sanitaria Locale in via Napoli a Brindisi. L’assessorato regionale alla Salute ha chiesto infatti alla Asl di Brindisi di sospendere le procedure di affidamento del servizio alle associazioni Onlus.

Dopo le sollecitazioni della Fp Cgil e dei lavoratori, è arrivata infatti la risposta dall'assessore regionale Ettore Attolini che ha annunciato un tavolo monotematico con la direzione generale dell'Asl di Brindisi per discutere sulla questione, e ha chiesto inoltre di sospendere il bando di selezione per le associazioni di volontariato.

Tutto è iniziato giovedì 27 dicembre scorso, quando un gruppo di volontari del servizio 118 di Brindisi, si è recato in via Napoli, al quartiere Casale, a protestare davanti alla direzione della Asl. La richiesta è quella dell’internalizzazione del servizio 118 come hanno già fatto le Asl di Foggia e Lecce.

"Il giorno successivo, la direzione generale della Asl di Brindisi - fa sapere la Fp Cgil in un documento - con una strana tempistica, senza informare preventivamente il sindacato e pregiudicando l'esito della vertenza in essere, indiceva un bando di selezione riservato alle associazioni di volontariato, con una chiara impronta privatistica, che prevedeva di demandare a ben 15 postazioni 'convenzionate' il servizio di emergenza territoriale 118 alla modica cifra di 12.297.252 euro".

Nella stessa giornata, la Asl di Brindisi ha comunicato ai lavoratori del 118 fuori dai cancelli della sede amministrativa, che non era possibile effettuare l'internalizzazione in provincia di Brindisi a causa della spending review. Sempre sabato 28 dicembre, è arrivata da Lecce la notizia che la Asl ha provveduto ad internalizzare i volontari del servizio 118, "applicando ovviamente anche la clausola di salvaguardia sociale, ovvero il passaggio del lavoratori interessati nella società in house 'Sanitàservice' della Asl Lecce", si legge ancora nel comunicato della Fp Cgil di Brindisi.

Sabato 29 dicembre, il sindacato ha così inasprito la vertenza con la Asl di Brindisi. Le manifestazioni di protesta in via Napoli sono continuate, diventando così un'assemblea permanente. "Domenica 30 dicembre - si legge ancora nel documento della Cgil - si cercava in tutti i modi di rendere chiaro il quadro vertenziale anche ai livelli istituzionali preposti della Regione Puglia".

Lunedì 31 dicembre, finalmente, l'assessore regionale alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, ha chiesto alla Asl di Brindisi di sospendere la delibera sul bando e ha fatto sapere che a breve si terrà un tavolo tecnico regionale dove si discuterà anche della suddetta situazione.

"La risposta della direzione generale, per la verità, non si faceva attendere e, tornando sui propri passi, produceva la immediata adozione di un provvedimento di sospensione della delibera", fa sapere la Fp Cgil. Ora, c’è un nuovo spiraglio per il personale volontario del 118 della provincia di Brindisi affinchè si possa raggiungere un accordo e quindi la firma di un contratto di lavoro vero e proprio.

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