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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sanità, faccia a faccia sindaci-Ciannamea

BRINDISI – Le problematiche legate al piano di riordino ospedaliero sono state al centro dell’incontro fra Paola Ciannamea, direttore generale dell’Asl di Brindisi, e i sindaci del Brindisino svoltosi stamane a Palazzo Nervegna.

BRINDISI – Le problematiche legate al piano di riordino ospedaliero sono state al centro dell’incontro fra Paola Ciannamea, direttore generale dell’Asl di Brindisi, e i sindaci del Brindisino svoltosi stamane a Palazzo Nervegna. Il vertice è stato promosso da Domenico Tanzarella, sindaco di Ostuni, per far luce sui dubbi e le incertezze che in queste settimane affliggono i suoi colleghi. Padrone di casa, il sindaco del capoluogo, Mimmo Consales.

I primi cittadini, in particolare, sono impensieriti dal rischio di chiusura dei vari presidi ospedalieri sparsi nella provincia e dai veleni che accompagnano le numerose vertenze sindacali nelle quali è impelagata l’Asl. Tanzarella non ha usato toni diplomatici nei confronti della Ciannamea. L’avvocato ostunese, anzi, ha espresso tutto il suo malcontento per essere stato escluso dai precedenti vertici istituzionali sul tema della sanità e per aver lanciato una serie di moniti caduti nel vuoto.

“Non era igienico – dichiara Tanzarella, in uno dei passaggi più polemici del suo intervento – che il presidente dell’Ordine dei Medici (il riferimento è al dottor Emanuele Vinci, ndr) fosse anche direttore sanitario dell’Asl”.

La Ciannamea ascolta senza batter ciglio e prende la parola subito dopo il sindaco di Ostuni. Il direttore generale non nasconde il clima di intimidazioni instauratosi di recente intorno all’Asl brindisina. “Ho ricevuto dai sindacati – dichiara la Ciannamea – proclami pesanti, con richieste di dimissioni. Sono stata accusata di non aver fatto abbastanza. Ma questo non è vero. Così come non è vero che alcune dichiarazioni (il riferimento è a una denuncia fatta pochi istanti prima da Tanzarella, ndr) siano state accolte da un silenzio assordante”.

La Ciannamea si tiene alla larga dalle polemiche e va subito al sodo della questione. “L’ultimo bilancio dell’Asl – dichiara la dirigente – è stato chiuso a zero. Abbiamo però due grossi problemi con i quali confrontarci: il blocco delle assunzioni e la difesa del personale a tempo determinato”.

La dirigente spiega che restano da internalizzare 230 persone e sciorina cifre sull’attività dell’ospedale Perrino. “A differenza di quanto sostenuto da molti – dichiara la dg dell’Asl – il Perrino non ha fatto registrare un eccesso di prestazioni. Il numero di esami di laboratorio è in linea con la media degli altri presidi. E’ vero, le persone stazionano a lungo in Pronto soccorso, ma poi lo lasciano con una diagnosi. Negli ultimi dodici mesi abbiamo registrato una diminuzione dei ricoveri. Non sempre, infatti, chi accede al Pronto soccorso viene poi ricoverato in ospedale”.

In platea, fra gli altri, ci sono il sindaco di Fasano Lello di Bari e il primo cittadino di Mesagne, Franco Scoditti. Quest’ultimo invita l’Asl a intraprendere un cammino virtuoso con gli amministratori comunali. “Il piano di riordino ospedaliero – dichiara Scoditti – deve essere in linea con le esigenze delle persone. E’ necessario potenziare le risorse sul territorio per far in modo che l’ospedale Perrino sia sempre meno un punto di riferimento. Andrebbero attivati servizi ospedalieri con servizi diagnostici che limitino il ricorso al nosocomio brindisino. Tutto questo, lo si può e lo si deve fare”.

 

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