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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cambia la città, e cambiano pure i tatuaggi

Il mondo cambia, non ci sono più le mezze stagioni e il posto fisso, e anche Brindisi si adegua. Il più grande segnale di cambiamento è nei tatuaggi dei giovani: ebbene sì, non ci sono più i tatuaggi di una volta

Il mondo cambia, non ci sono più le mezze stagioni e il posto fisso, e anche Brindisi si adegua. Il più grande segnale di cambiamento è nei tatuaggi dei giovani: ebbene sì, non ci sono più i tatuaggi di una volta. In giro infatti non si vedono più i poetici assi di bastoni (che poteva avere un duplice significato: “sono forte a menare mazzate” per i delinquenti, oppure “piombo a denari” per chi giocava a tressette), oppure il melodrammatico “mamma perdono”. È scomparsa anche la celeberrima ancora tatuata sul polpaccio, e persino la sirenetta, o la faccia di Popeye-Braccio di Ferro. Ecco quali sono i tatuaggi che vanno per la maggiore oggi a Brindisi.

“Mamma, dove sei finita?”. È la versione sostitutiva di “Mamma perdono”, ma ne ribalta il significato, perché più che una richiesta di perdono contiene un atto di accusa. Infatti, sotto la domanda che solitamente viene tatuata sul petto a caratteri cubitali, la frase prosegue così: «Dopo la palestra, l’espressino con le amiche, la mezz’oretta su Facebook e dopo aver visto “Desperate Housewife” su Sky, potresti gentilmente tornare a casa e stirarmi le mutande? Ho provato ad usare quelle di papà, ma la mia ragazza mi ha preso per culo, perché sull’elastico, al posto del logo Calvin Klein, c’era scritto “Se questo è un uomo”».

Forever. Era anch’esso un classico: il nome della compagna, o del compagno, seguito dalla scritta Forever. Poiché oggi nulla più è per sempre, i tatuatori più moderni consigliano di aggiungere un punto interrogativo. O quantomeno di lasciare spazi liberi sotto il nome dell’attuale compagno/a, così da poterne aggiungere altri.

Per veri ultrà. Va molto di moda il tatuaggio per tifosi irriducibili, che sostituisce le ormai obsolete scritte sui muri. Si tratta di frasi che prima inneggiano e poi dileggiano i presidenti del Brindisi Calcio. Per esempio: sul braccio destro vi fate scrivere “Barretta portaci in C” e su quello sinistro “Barretta vattene”. Oppure: sul destro “Galigani uno di noi” e sul sinistro “Galigani sparisci”. O infine: sul destro “Flora portaci in Europa” e sul sinistro “Flora corri che è meglio”. C’è anche la versione baskettara: sul destro “Massimo Santo Subito” e sul sinistro “Nando Papa, Francavilla merda”.

Per veri brindisini. Siccome da un po’ di tempo va di moda professarsi “amanti della città”, salvo poi continuare a fottersene, questo amore si è riversato anche nei tatuaggi. C’è chi si è tatuato sul fondoschiena la fritta di Romanelli e chi ha optato per il comignolo della centrale di Cerano verso il bassoventre. Tatuaggi double-face. Siccome dobbiamo sempre stare con i piedi in almeno due scarpe, la trovata dello studio “Tat-tooo” è geniale: sul torace la scritta “No al carbone” e sulla schiena  “Forza Enel”.

Per ragazze ottimiste. A Penna Grossa l’estate scorsa ha fatto scalpore la scritta scolpita sulla coscia di una ragazza piuttosto in carne: “Anche Belen, prima di diventare famosa, era un cesso come me”. Da mamma a figlio. Come si fa a non tatuarsi l’amore per i figli? In effetti è una tentazione troppo forte. Tre i tatuaggi proposti da “Ink-Tattoo” per mamme che vogliono lanciare messaggi d’amore ai propri cuccioli: “Rino, non sudare”; “Ilaria e Mattia, cosa volete mangiare domani?”; “Mi raccomando”.

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