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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Haralambides resta a Brindisi? Doveva partire con la Larks

La copertina di Agenda non lascia adito a dubbi (o alito ai trubbi): Hercules rimarrà tra noi, almeno fino a quando da Roma non decideranno di cancellare un ente inutile come l'Autorità portuale di Brindisi.

BRINDISI - La copertina di Agenda non lascia adito a dubbi (o alito ai trubbi): Hercules rimarrà tra noi, almeno fino a quando da Roma non decideranno di cancellare un ente inutile come l’Autorità portuale di Brindisi. Ma se Antonio Celeste con il suo “E adesso fatemi lavorare” ha dettato il verbo, le altre testate non sono da meno e si accingono ad incensare il personaggio greco che, ormai è assodato, rimarrà alla storia di Brindisi come Platone, Pericle ed Eraclito sono rimasti in quella greca. Siamo in grado di anticiparvi i titoloni delle principali testate giornalistiche locali. Eccoli.

Gazzetta del Mezzogiorno: «Ora speriamo che lavori!». Il titolo insinua qualche dubbio sull’effettiva efficienza del professore ed è quasi un’esortazione biblica. Del resto la Gazzetta, giornale storicamente vicino al Vaticano, e più ancora alla Chiesa di San Benedetto, sa come invocare i miracoli.

BrindisiOggi: «Haralambides resta. Purtroppo anche Consales». Non si capisce bene quale sia il nesso tra i due personaggi, ma il nome di Consales va sempre bene, come il prezzemolo. Quotidiano: «Hercules resta qui, doveva partire con la Larks». Il foglio salentino spiega i retroscena della permanenza forzata del presidente. “Sarebbe dovuto partire col traghetto fantasma, ma siccome ai brindisini va sempre di culo, ce lo dovremo tenere fino alla fine del mandato. E oltre il danno la beffa: il biglietto di prima classe non sarà rimborsabile”.

Studio 100: «Resta tra noi». Un titolo un po’ amletico: non si percepisce bene se sia un alleluia o una imprecazione. Nella breve intervista di 15 minuti che segue il lancio della notizia, Hercules spiegherà perché siamo fortunati ad averlo tra noi. Poi subito una intervista a Massimo Ferrarese, che come Consales, e come il prezzemolo, sta sempre bene su tutto.

L'auto di Malcarne nel palazzo della Camera di commercio-2Brundisium: «Hercules Parakulò!». L’errore di battitura dovuto alla fretta di impaginare la notizia non tragga in inganno. Il sito voleva scrivere “parakalò” (prego) ma la fretta fa i figli cechi e trasforma le consonanti. Il direttore di Brundisium si giustificherà così: «Se volevamo insultarlo avremmo usato la c, non certo la k». Hercules, che è un tipo sportivo, si è fatto una risata. Puglia Tv: «Lasciatemi cantare, sono un italiano». La tv locale la butta sul comico e parafrasa il titolo di Celeste con la mitica canzone di Toto Cutugno. Una genialata a cui il professore greco non sarebbe mai arrivato.

BrindisiReport: «Lasciaci». La testata che più di ogni altra fa le pulci all’Autorità portuale dimostra di aver incassato sportivamente la (temporanea) sconfitta e decide di rivolgere ad Hercules un invito, che pare quasi una preghiera. «Sappiamo che al destino non si sfugge e che ognuno di noi deve espiare delle colpe e patire dei dolori», si legge in uno struggente editoriale che sembra voler aprire le porte ad una nuova fase di buoni rapporti con Haralambides- «Sappiamo anche che ogni popolo ha quel che si merita. Ma francamente ci sembra che il Padre-Eterno stia chiedendo ai brindisini un po’ troppo: Marcello Rollo all’Asi, Consales al Comune, Ferrarese ovunque e Alfredo Malcarne alla Camera di commercio, ci sembrano una punizione un po’ troppo severa per questa gente».

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