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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lo scontro finale Rollo-Brigante. Ecco come andrà a finire lunedì

Lunedì prossimo il Consiglio regionale deciderà se mandare a casa Marcello Rollo, oppure tenerselo a Bari a patto che non parli. Ecco i due possibili scenari che si potrebbero verificare.

Lunedì prossimo il Consiglio regionale deciderà se mandare a casa Marcello Rollo, oppure tenerselo a Bari a patto che non parli. Ecco i due possibili scenari che si potrebbero verificare.

SCENARIO 1: Il Consiglio decide che Rollo può ricoprire allo stesso tempo gli incarichi di consigliere regionale e di presidente dell'Asi. Rollo, da bravo salesiano, entra in aula e saluta Giovanni Brigante con il dito medio, poi chiede al presidente dell'assemblea l'autorizzazione a conservare anche la cabina al mare e la poltroncina al PalaPentassuglia.

Il brindisino, soddisfatto per il voto assolutorio, dichiara: "Sono stato eletto nella lista del Pdl ma ora faccio parte dell'Udc, l'Unione dei casinisti, dunque, per non scontentare nessuno e tenermi aperte tutte le porte per le prossime elezioni, voterò un giorno per la maggioranza e un giorno contro la maggioranza. Insomma, sarò coerente con le regole del mio partito: un giorno là, un giorno qua, pur di non tornare a lavorá.

Rollo devolverà lo stipendio più basso, cioè quello di presidente Asi, a NoiCentro, con profonda commozione di Ciro Argese, che avrà così occasione di firmare un altro inutile comunicato stampa.

SCENARIO 2: Il Consiglio decide che Rollo si deve accontentare di una sola poltrona, e aggiunge che "di questi tempi gli va anche di culo". Giovanni Brigante insiste affinché nella delibera dell'assemblea sia specificato che "il collega Marcello venga espulso a calci nel deretano dal consigliere che ha sollevato il caso", ma su richiesta del presidente Vendola, paladino della non-violenza, la postilla viene cassata.

Brigante si dovrà accontentare dell'incarico di schiodare dalla poltrona Rollo, sempre che si faccia trovare. Giampiero Epifani invia subito al New York Times un comunicato-denuncia contro Brigante: "È in evidente conflitto di interessi, non si può occupare allo stesso tempo di saldature e dissaldature, sempre che si dica così".

Ciro Argese mobiliterà le truppe dei centristi, e ben sette iscritti al partito prenderanno parte alla mobilitazione generale nazionale per la tutela di Marcello Rollo. Tra loro anche qualche infiltrato dei No al Carbone (armato di pomodori) che nei confronti del duo Ferrarese-Rollo ha sempre manifestato grande simpatia.

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