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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ausiliari scuole, saltata trattativa

BRINDISI – L’incontro svoltosi a Bari si è concluso con una fumata nera. Vista l’intransigenza mostrata dalla ditta che dal 2 gennaio gestirà il servizio di pulizia nelle scuole pugliesi, la Dussmann Service Italia, gli ex Lsu sono pronti a presidiare, proprio a partire da giovedì 2 gennaio, gli istituti scolastici.

BRINDISI – L’incontro svoltosi a Bari si è concluso con una fumata nera. Vista l’intransigenza mostrata dalla ditta che dal 2 gennaio gestirà il servizio di pulizia nelle scuole pugliesi, la Dussmann Service Italia, gli ex Lsu sono pronti a presidiare, proprio a partire da giovedì 2 gennaio, gli istituti scolastici.

I lavoratori (400 a Brindisi, 3600 in tutta la regione) non accettano il drastico taglio del monte di ore lavorative settimanali (da 35 a 18) con conseguente abbattimento degli stipendi mensili (da 800 euro a 360 euro) proposto dalla Dussman, aggiudicatasi l’appalto con un ribasso del 60% rispetto all’importo a base d’asta di 194 milioni di euro.

Gli ex Lsu, supportati in questa vertenza dall’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli, confidavano in un buon esito del tavolo convocato a Bari, presso la sede della Regione Puglia. Ma l’incontro fiume, andato avanti fino a tarda notte, si è risolto con un sostanziale nulla di fatto.

“La Dussmann – ha dichiarato martedì Cosimo Di Maria, rappresentante di Fisascat Cisl – è rimasta ferma sulle proprie posizioni. Ci siamo nuovamente recati presso l’Hotel Orientale (al cui esterno, lunedì, si erano radunati centinaia di lavoratori ndr) e abbiamo preso visione dei due diversi trattamenti contrattuali con cui Dussmann intende inquadrare i suoi dipendenti: uno da 7 ore settimanali; l’altro da 10 ore settimanali. In pratica, dovremmo lavorare per un’ora e mezzo al giorno”.

“Come si fa, in queste condizioni, a garantire una corretta pulizia degli edifici scolastici?”. Ancora per due mesi, grazie ai fondi stanziati da un emendamento alla legge di stabilità, i salari resteranno invariati. Ma a partire da marzo, gli ex Lsu percepiranno una paga che Di Maria definisce “una vera e propria elemosina”. “Sarà un caos”, preannuncia lo stesso sindacalista.

 

 

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