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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Corsi per migranti all'Ipsia Ferraris: bilancio sui primi tre mesi del progetto

Tre mesi fa, esattamente l’11 settembre 2017, 23 giovani migranti, ospiti presso gli Sprar della provincia di Brindisi, varcavano la soglia dell’Istituto professionale Industria e Artigianato “G. Ferraris” di via Adamello

Tre mesi fa, esattamente l’11 settembre 2017, 23 giovani migranti, ospiti presso gli Sprar della provincia di Brindisi, varcavano la soglia dell’Istituto professionale Industria e Artigianato “G. Ferraris” di via Adamello, con sguardo tremulo, misto a disorientamento e incredulità, alla conquista della Lingua italiana; “tante lingue…una sola lingua per capirsi, conoscersi, amarsi”. 

Questo il sottotitolo dell’evento “A Scuola di Italiano: progressi e successi del Progetto Fami Facile”, all’interno del Programma Nazionale Fami, documento programmatorio 2014-2020 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2015) 5343 del 3 agosto 2015, promosso e finanziato dal Ministero degli Interni e finalizzato all’alfabetizzazione dell’Italiano L2. 

L’incontro si svolgerà presso il Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, martedì 19 dicembre alle ore 10.00, un momento di Locandina A scuola di Italiano - Evento del 19.12.2017-2riflessione per fare un bilancio intermedio sui primi tre mesi di svolgimento del progetto, per comprendere quali obiettivi a breve termine sono stati raggiunti, quali aspettative albergano nel cuore dei nostri “studenti speciali” e quali progetti di vita alimenta il percorso formativo. 

“Questa esperienza è stata preziosissima per la nostra scuola – dichiara la preside dell’Ipsia “G. Ferraris” Rita Ortenzia De Vito, - è stata un’occasione per motivare la crescita dei docenti che, dopo un corso di 50 ore, hanno conseguito il titolo di Certificatori Celi (Conoscenza della Lingua Italiana) rilasciato dall’Università per Stranieri di Perugia, spendibile in altri contesti di studio e di lavoro; ma il progetto ha consentito soprattutto di seminare il germoglio dell’humanitas e della filantropia nei nostri studenti italiani, talvolta intolleranti e egoisti verso il proprio “Piccolo mondo antico”: un grande successo essere riusciti a coinvolgere alcuni studenti di 4^ classe dei corsi diurni nelle attività con gli studenti stranieri, in attività peer to peer, un momento in cui il dono del proprio tempo e della propria energia di trasforma in gioia e speranza, il momento in cui l’accoglienza e l’accettazione si trasforma in inclusione e integrazione”. 

Sarà questo il tema dell’incontro programmato, un momento in cui i ragazzi, stranieri e italiani, racconteranno questa esperienza e si racconteranno attraverso anche l’intervento di persone speciali che sul territorio brindisino si spendono tantissimo per tenere alto il trend dell’interesse verso la cultura, nel termine più nobile del termine, Katiuscia di Rocco, Anna Cinti e Emilia Mannozzi, che per un pomeriggio hanno vestito i panni degli esperti poliglotti nei luoghi d’arte che gestiscono. 

Una bella sinergia tra luoghi di formazione, luoghi di cultura e luoghi istituzionali, come il Salone di rappresentanza della Provincia, gentilmente concesso per l’evento con il patrocinio, perché il territorio cresce se gli attori dialogano sul palcoscenico, si arricchisce se gli attori portano valore aggiunto alla comunità, migliora se la ricchezza è reinvestita in capitale sociale che genera innovazione e progresso. 
Saranno questi i temi di cui dibatteranno gli ospiti invitati, Anna Cordella, Responsabile del settore integrazione della coop. “Rinascita”, ente capofila del progetto, Mariastella Giannini, Referente del Centro Italiano per i Rifugiati, Vincenzo Catamo, presidente Sprar Arci, Sabina Bombacigno, presidente Ass.ne “Migrantes” e Isabella Lettori, Presidente CSV “Poiesis” Brindisi, tutte figure attivamente impegnate nell’ambito dei fenomeni migratori, una preziosa presenza con cui gli studenti presenti, migranti e non, potranno dialogare per superare i tabù del pregiudizio e della differenza come discriminate da accogliere e accettare nella propria vita, per abbattere muri e creare ponti.

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