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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mensa nel mirino pure al Paradiso

BRINDISI – La protesta per la mensa scolastica si estende a macchia d'olio. Dopo il malcontento manifestato dai genitori di Tururano e delle scuole dell'infanzia e primaria del quartiere Bozzano questa mattina lo stato di agitazione è stato annunciato da mamme e papà delle scuole dell'infanzia del quartiere Paradiso. Quasi tutti i bambini che frequentano gli istituti dell'ottavo circolo (368 scolari) non hanno consumato il cibo fornito dalla Gemeax (la società che gestisce il refettorio per le scuole brindisine).

BRINDISI – La protesta per la mensa scolastica si estende a macchia d'olio. Dopo il malcontento manifestato dai genitori di Tururano e delle scuole dell'infanzia e primaria del quartiere Bozzano questa mattina lo stato di agitazione è stato annunciato da mamme e papà delle scuole dell'infanzia del quartiere Paradiso. Quasi tutti i bambini che frequentano gli istituti dell'ottavo circolo (368 scolari) non hanno consumato il cibo fornito dalla Gemeax (la società che gestisce il refettorio per le scuole brindisine).

“Siamo stanchi di vedere menu che non sono per niente a misura di bambino fatto di cavoli scotti, sugo troppo liquido e riso colloso  – precisa Valentina di Bello, membro del gruppo “comitato mense” per le scuole del Paradiso, insieme a Francesco Mangione e Mirella Massari – non è una questione di igiene o di pulizia, ma di mancanza di criterio nella scelta del menu”.

“Non si possono costringere i bambini a mangiare cavoli e verze che tra l'altro da quando vengono preparati a quando raggiungono i banchi delle scuole diventano immangiabili perdendo sapore e consistenza. Chi sceglie il menù deve tenere conto di tanti fattori e non solo delle proprietà salutari dei cibi. I nostri figli – prosegue Valentina Di Bello - non hanno più nemmeno voglia di andare a scuola e il motivo è l'ora della mensa, il cibo che viene servito non piace, non è appetibile”.

Le conclusioni: “Il risultato ormai è sempre lo stesso: bambini affamati e consistenti quantità di cibo buttate nella spazzatura. Per non parlare poi delle porzioni che sono misere e questo perché il cibo viene pesato prima di esser cotto, così quando magari la pietanza è saporita e i bambini mangiano, non si saziano”. La rabbia dei genitori quest'anno è anche alimentata dal fatto che la quota massima versata per un pasto completo raggiunge i cinque euro a testa. Una somma del tutto spropositata rispetto a quello che viene servito nella mensa scolastica.

Mangiare a scuola, inoltre, per i piccoli studenti di oggi è un vero e proprio obbligo: da quando è stato istituito il rientro pomeridiano il tempo a disposizione destinato alla pausa pranzo è di poco più di un'ora. Un lasso di tempo troppo corto per poter prendere gli scolari, farli mangiare a casa e riportarli a scuola.

Oggi la gran parte dei bambini delle scuole del quartiere Paradiso non ha consumato il cibo fornito dal personale della Gemeax: “Qualcuno è tornato a casa ad altri è stato fornito il pranzo a sacco. Ci ha fatto visita l'assessore alla Pubblica istruzione, Antonio Giunta, che ci ha chiesto di avere pazienza perché il contratto con la Gemeax scade tra un mese e mezzo circa ma il problema, dal mio punto di vista, sta a monte. Se non si cambia la filosofia di ricerca dei cibi, se non si tiene conto dei tempi di consegna e dei gusti dei bambini si rischia di continuare a servire sempre lo stesso genere di pasti e gli unici che pagano le conseguenze di questa disattenzione sono i bambini”.

Intanto il Comune fa sapere in serata che stamani alcuni uomini del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri "hanno prelevato campioni di cibo dalla mensa della scuola materna di via Cicerone, comprensivo Commenda. L’amministrazione comunale ringrazia il corpo dei Nas per il lavoro che sta svolgendo che è in linea con le indicazioni del governo cittadino. Obiettivo è quello di fare chiarezza sulla qualità degli alimenti offerti nella mensa scolastica affinché le famiglie e i bambini della nostra città  possano continuare ad usufruire con serenità di questo importante servizio".

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